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Milan, De Ketelaere è quanto di più lontano da un rimpianto: ecco il motivo

Milan, ma quale rimpianto De Ketelaere? Con tutti questi mesi di pausa ...
Charles De Ketelaere, attaccante in forza all'Atalanta, non può e non deve essere considerato un rimpianto per il Milan: ecco perché
Fabio Barera
Fabio Barera Redattore 

Molto spesso, nel corso degli ultimi mesi, si è parlato di Charles De Ketelaere come di un rimpianto per il Milan. Il belga, attualmente in forza all'Atalanta, senza dubbio ha fatto un passo in avanti da quando è arrivato alla corte di Gian Piero Gasperini. Già di per sé il fatto di essere allenati da un tecnico così incidente dovrebbe far capire tante cose. Al di là di questo, però, la crescita del classe 2001 rispetto a quando faticava a centrare la porta di San Siro, subissato dai fischi, è evidente. Questo, però, non deve spingere per nessun motivo a riferirsi a lui come un rimpianto.

Milan, ma quale rimpianto De Ketelaere? Con tutti questi mesi di pausa ...

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Sarebbe comodo farlo dopo la doppietta segnata contro il modesto Monza, club sostanzialmente già retrocesso da tempo e con un piede in Serie B, prima di affrontare l'Atalanta. Charles De Ketelaere è migliorato, grazie anche alla cura Gian Piero Gasperini, ma da qui a definirlo un rimpianto ce ne passa. Se è vero, infatti, che in stagione ha siglato 13 gol e 11 assist tra Serie A, Champions League e Coppa Italia, è altrettanto corretto contestualizzare il tutto. Il peso delle reti ha una sua importanza, ma non va sottovalutata anche al distribuzione delle stesse.


Dopo un ottimo ruolino di marcia nella prima parte della stagione, con gol importanti anche a Milan e Real Madrid, Charles De Ketelaere ha incontrato comunque un periodo di pausa di più di quattro mesi. Prima della doppietta al Monza, infatti, non entrava nel tabellino dei marcatori dalla sfida contro lo Sturm Graz del 21 gennaio. Non è corretto parlare di rimpianto per un calciatore che si prende pause così lunghe, senza incidere nemmeno a livello di assist. La costanza è uno dei primi fattori che si valutano per definire la grandezza di un calciatore e il belga ne è molto lontano.