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Milan, la crescita rispetto all’anno scorso è evidente: ecco tutti i dati

Stefano Bressi

Il confronto del Milan rispetto alla 30^ giornata dello scorso anno è enormemente positivo. Dai punti ai gol fatti, fino alla differenza reti.

Il 2021 del Milan non è iniziato bene come stava andando il 2020: inciampi non previsti e risultati negativi contro le grandi del campionato, finora. Nonostante ciò, il cammino del Milan resta assolutamente positivo, scrive la Gazzetta. Basta confrontare la situazione attuale con quella di un anno fa esatto. È anche vero che la classifica parziale del 2021 non è proprio bellissima (Milan sesto a 29 punti), soprattutto in confronto a quella del 2020, che vedeva i rossoneri primi, mentre ora sono a -11 dalla vetta. Inoltre, c'è un problema San Siro. Nel 2021 solo Benevento, Cagliari, Parma e Torino hanno vinto meno partite in casa. Solo due vittorie su otto per il Milan, contro Crotone e Torino. Dati che, se fossero positivi, lancerebbero il Milan nell'Olimpo, visti anche gli altri... Come detto, basta confrontare le statistiche con quelle di un anno fa alla 30^ giornata.

Il Milan ha fatto un balzo in avanti incredibile. Il tutto, nonostante il 2021 del quale si è già detto. Anzi, questo andamento lento degli ultimi mesi è ancor di più un modo per sottolineare quanto forte sia andato prima. Sono 17 i punti in più in classifica. Una differenza assurda, superiore a qualsiasi altra squadra migliorata. Al secondo posto di questa graduatoria c'è il Napoli, che ha 11 punti in più e l'Inter 10. Anche il dato sui gol realizzati è ottimo: 18 in più. Il capocannoniere è lo svedese classe 1981 Zlatan Ibrahimovic e qui nessuna sorpresa, ma non è l'unico a segnare. Sono altri 14 i marcatori rossoneri, quasi tutti. Molti hanno segnato quando Ibra non c'era. Il Milan viaggia veloce al di là di Zlatan e può far bene anche senza di lui.

Anche la differenza reti ha dati assolutamente positivi. Attualmente è +22, mentre l'anno scorso era solo +2. Una differenza di 20 gol rispetto all'anno scorso e in questo caso solo il Napoli è migliorato di più, con un +23. Migliorati anche i gol subiti (35 contro 37), i tiri nello specchio (163 contro 142) e la relativa percentuale (50% contro 42%). Solo il possesso palla è diminuito. Mettendo insieme tutti questi dati si capisce il perché il Milan sia così in alto in classifica. Stefano Pioli ha trasformato la squadra. Manca il dato più importante infatti: +5, sono le posizioni di differenza. Intanto il Milan è pronto ad acquistare il sostituto di Calhanoglu >>>