Il Milan pensa già alla prossima stagione. Inizia la rinascita rossonera e i temi centrali sono due: il nuovo DS e il rebus rinnovi
Il Milan si prepara a questi ultimi tre mesi di una stagione dalle sfumature molto negative. I rossoneri non sono mai stati parte della corsa Scudetto, sono stati eliminati dalla Champions League e vedono nella Coppa Italia l'ultimo vero obiettivo. La rincorsa al quarto posto appare davvero molto complicato e i tifosi del Diavolo iniziano già ad abituarsi a un'annata, la prossima, senza le classiche serate della massima competizione europea. Insomma, un vero e proprio disastro.
Guida alla rinascita
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Come ripartire, dunque? Iniziando a programmare il futuro. Il Milan, difatti, è un agglomerato di caos e confusione, con una dirigenza da rifondare, un gruppo da ricompattare e un allenatore da rimettere al centro del progetto. Al primo posto della lista c'è sicuramente la ricerca di un nuovo DS. Lo sappiamo, il ruolo del direttore sportivo, in ambito calcistico, è a dir poco fondamentale. Un elemento di raccordo tra dirigenza e squadra, il principale riferimento dei giocatori e il primo ascoltatore, e consigliere, del proprio allenatore.
Ecco, questa figura, nel Milan attuale, non c'è. In molto si sono illusi che Ibrahimovic potesse vestire i panni di uno pseudo DS, rimanendo altamente delusi nello scoprire che lo svedese non agisce come uomo del Milan, ma come uomo di RedBird. La sua esperienza poteva fare la differenza quando lui stesso era parte della squadra, ma come "dirigente", Ibrahimovic ha commesso errori ingenui, dimostrando di avere ancora tanta strada da fare. Furlani e Moncada, poi, sono stati adattati in ruoli non congrui alle proprie caratteristiche. Il primo è il cosiddetto "uomo dei conti", mentre il secondo ha dato il meglio di sé come capo scout.
Dunque spazio ai vari Tare, Berta, Modesto e D'Amico. Chiunque arrivi avrà un complicato lavoro da fare, poiché dovrà gettare le basi di una nuova dirigenza. Sia chiaro, nonostante la confusione al Milan non è tutto da buttare e, difatti, alcuni elementi dovranno solo essere inseriti al loro posto.