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Milan, ennesima rivoluzione: stavolta definitiva (?)

Casa Milan, sede del club rossonero (credits: acmilan.com)

Il Milan cambia ancora, per la quarta volta negli ultimi due anni. Da Galliani a Gazidis, trasformare finora non ha portato a molto.

Stefano Bressi

ULTIME MILAN - Passano gli anni e passano anche i vari Milan. Il club rossonero sembra non trovare pace. Appena due stagioni fa, fino ad aprile 2017, i rossoneri erano di Silvio Berlusconi e affidati ad Adriano Galliani, accompagnato dal braccio destro Rocco Maiorino. Risultati non eccezionali quelli ottenuti. A metà aprile ecco il closing tanto atteso: il club di via Aldo Rossi passa a Yonghong Li, che si affida a Marco Fassone, il quale chiama Massimiliano Mirabelli. Un anno di passione e cose formali, per poi ottenere poco o nulla. Passa poco più di un anno e nel pieno dell'estate 2018 il Milan diventa americano: Elliott rileva il club, rappresentato da Paolo Scaroni, e sceglie di affidare i pochi giorni di mercato rimasti a Leonardo, che si fa affiancare da Paolo Maldini. Stagione positiva, ma non abbastanza. Nel frattempo si aggiunge Ivan Gazidis come amministratore delegato e ora l'ennesima rivoluzione: via Leonardo, Maldini in bilico.

La prossima stagione sembrava finalmente poter nascere con un po' di continuità, con un po' di chiarezza societaria, con degli uomini che ormai conoscevano bene l'ambiente (anche per il loro passato) e che sapevano come muoversi, invece tutto è da rifare. Nuovamente. Finora i continui cambiamenti hanno portato a una crescita minima, eccessivamente impercettibile. Insomma, finora non è parsa la soluzione migliore.

Ciò che lascia ben sperare è che stavolta la rivoluzione dovrebbe portare a una stabilità, a una soluzione definitiva. Perchè che Berlusconi avrebbe venduto si sapeva; che la proprietà cinese non fosse solidissima anche; un po' più sorprendente è stata quest'ultima, ma anche qui c'è da dire che Leonardo non era stato scelto da Gazidis, che in quanto amministratore delegato ha pieni poteri decisionali. Ora sarà lui a scegliere la propria squadra di lavoro e la sensazione è che stavolta il Milan andrà avanti a lungo, molto più di quanto ci si aspettasse, con questa proprietà e con questo organigramma. Che sia la volta buona? Anche se dovesse servire molto tempo, i tifosi si augurano che lo sia.

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