Mentre il tempo stringe e la prossima stagione incombe, il Milan vive una fase di apparente stasi per quanto riguarda DS e allenatore
Mentre il tempo stringe e la prossima stagione incombe, il Milan vive una fase di apparente stasi per quanto riguarda due figure cruciali come il Direttore Sportivo e l'allenatore. Questo immobilismo ha alimentato diverse interpretazioni negli ultimi giorni, con una teoria che ha preso particolarmente piede: l'imminente ingresso in società del colosso saudita Aramco, controllato dal fondo sovrano PIF.
Strategia o incertezza? Il Milan senza guida tecnica attende sviluppi societari
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Secondo questa ipotesi, l'attesa nella nomina delle figure chiave sarebbe direttamente collegata all'arrivo del nuovo investitore. Si parla di una quota di minoranza significativa, vicina al 50% delle azioni totali, che porterebbe inevitabilmente a una ridefinizione degli assetti societari e, di conseguenza, delle scelte tecniche. L'ingresso di un partner finanziario di tale portata aprirebbe scenari ambiziosi per il futuro del club rossonero, con la possibilità di investimenti importanti sul mercato e una nuova visione strategica.
Tuttavia, una voce fuori dal coro arriva questa mattina dalle pagine di Libero. Il quotidiano, attraverso la penna di Claudio Savelli, getta un'ombra di dubbio su questa narrazione. Secondo l'articolo, non sarebbe tanto l'arrivo imminente di Aramco a bloccare le decisioni, quanto piuttosto una proattiva ricerca di nuovi investitori da parte dello stesso Milan.
Le indiscrezioni sull'interesse saudita, sempre secondo Libero, proverrebbero più da chi "ci spera" che da fonti concrete. In questo scenario, l'attuale fase di stallo sarebbe dettata dalla volontà del club di valutare diverse opzioni e trovare il partner finanziario più adatto per il proprio progetto di crescita.