La storia si ripete, sarà di nuovo Milan-Juventus in finale. Cinque i precedenti, con tre volte vittoriosa la Juve e due il Milan. Ma è dei rossoneri la vittoria più bella: Manchester 2003, la prima finale di Champions League tutta italiana, una ferita per la Juventus che, a distanza di 13 anni, non smette ancora di bruciare. Protagonisti diversi, allora c’era Ancellotti vs Lippi, con Conte in campo che prese persino una traversa, ora è la volta di Mihajlovic vs Allegri.
archivio2016
MILAN, dal Sassuolo alla Juve: 12 finali per sognare in grande
E ironia del destino, Max Allegri, è proprio l’ultimo allenatore ad aver vinto qualcosa con il Milan e potrebbe essere il primo a rovinare i sogni rossoneri, dopo cinque anni di digiuno da qualsiasi finale. Un Milan in crescita e una Juventus in calo? Assolutamente no, il Milan ha dimostrato di stare bene e di avere un atteggiamento totalmente diverso rispetto a inizio stagione, ma il 5-0 di martedì sera è arrivato contro l’Alessandria, avversario sicuramente abbordabile. La Juve di coppa, con in campo non proprio tutti i titolari, si è imbattuta invece in un Inter FORZA10, che ha disputato la partita della vita, ma ha comunque avuto la lucidità di non mollare #finoallafine.
Pensiamo piuttosto che dovremo affrontare la squadra che in rimonta ha pareggiato con il Bayern Monaco e che ha scalato la classifica passando da -11 alla vetta solitaria, con una vantaggio di +3 sulla seconda. E allora no, la Juventus non è in calo anzi è sempre la solita, o forse la più forte di sempre numeri alla mano. Il Milan parte sfavorito, ma la posta in gioco è davvero alta per non provare il tutto per tutto. È presto, però, per pensare alla finale, in programma il 21 maggio, tanti saranno i fattori che potrebbero influire sulla condizione psico-fisica delle due squadre. Testa quindi al campionato, dove i nove risultati utili consecutivi, fanno sperare ancora nel terzo posto, ad ora aritmeticamente raggiungibile.
Il sogno sarebbe vincerle tutte e 11 da qui alla fine, sperando in qualche passo falso di Roma, Fiorentina e Inter che ci precedono. Il calendario poi sorride al Milan che tolti i big match, entrambi casalinghi, contro Juve e Roma e continuando di questo passo, ha davvero buone probabilità di fare parecchi punti a partire dalla trasferta emiliana contro il Sassuolo. Non sarà una gara facile, soprattutto considerando i precedenti e la minaccia Berardi che contro il Milan dà il meglio di sé. Entusiasmo a parte, la grana Niang, out forse fino a fine stagione, costringe Mihajlovic a modificare il reparto offensivo.
Balotelli verso una maglia da titolare, stando alle ultime, anche se Menez ha dimostrato di stare bene e Luiz Adriano, protagonista all’andata, è tornato ad allenarsi con il gruppo. L’Europa non è lontana, ma servono undici finali e tutti dovranno dare il meglio, il terzo posto è, sì, un obiettivo utopico, che non dipende solo dal Milan, ma il dikat deve essere solo uno: CREDERCI. E allora iniziamo sfatando un tabù, vincere contro il Sassuolo!
Federica Di Bartolomeo
@FedericaDB22
© RIPRODUZIONE RISERVATA