Milan, come puoi giocare con Allegri? Ecco il modulo ideale: ma manca una pedina …

Il ritorno di Massimiliano Allegrial Milan dopo 11 anni dall'addio in quel lontano 2014, sembra ormai cosa fatta e sarebbe questione di giorni se non di ore. L'accordo sarebbe stato quasi raggiunto tre le parti, con l'accelerata targata Igli Tare arrivata proprio in queste ore. Ci sono voluti tanti mesi per la scelta del DS, ma una volta preso quest'ultimo ci ha impiegato poco tempo a puntare l'obiettivo per la panchina e a convincerlo ad abbracciare il progetto tecnico del Diavolo. La domanda che si staranno ponendo tanti tifosi, a questo punto, è la seguente. Con quale modulo si potrebbe giocare?

Milan, come giocherai con Allegri? Ecco tutti i moduli e le soluzioni possibili

Con Sérgio Conceicao si è giocato con una difesa a tre, soprattutto nella fase finale della sua esperienza, ma Massimiliano Allegri potrebbe virare sulla retroguardia a 4. I moduli indiziati, in tal senso, sono il 4-2-3-1, il 4-3-3  e il 4-3-1-2. Al di là del solito Mike Maignan in porta, Strahinja Pavlovic e Matteo Gabbia sembrano i due punti fermi con Malick Thiaw e Fikayo Tomori più vicini alla porta d'uscita. Il tecnico livornese, in tal senso, sembrerebbe più orientato ad utilizzare i terzini e non un terzo centrale.

A centrocampo le pedine sono quelle e, a seconda di come verranno posizionate, capiremo il modulo scelto. La chiave di volta potrebbe essere Tijjani Reijnders, il più duttile tra i mediani. Più probabile che giochi da trequartista, nel 4-3-1-2, con Ruben Loftus-Cheek e Youssouf Fofana mezzali, o nel 4-2-3-1 al fianco di Rafael Leao e Christian Pulisic. Mentre nel 4-3-3 sarebbe meno a suo agio, pur essendo cresciuto parecchio.

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E infine, che si giochi a una punta o due il Milan gli elementi ce li ha. Nel caso in cui, comunque, Massimiliano Allegri dovesse scegliere uno di questi tre moduli, l'unica pedina che manca è quella del regista, alla Miralem Pjanic per intenderci. Molto complicato, come detto, il 3-5-2, proprio per una questione di difesa a tre non amata dal livornese, almeno in questa fase della sua carriera.