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Milan, alla fine ha fallito anche Conceicao: colpa dei giocatori o del tecnico?

Francesco Aliperta Redattore 
Il Milan si prepara al finale di stagione ma per molti l'operato di Sergio Conceicao è fallimentare. Le colpe, però, vanno anche ai giocatori

Mancano ancora sette giornata alla conclusione di questa stagione ma il bilancio del Milan appare molto deludente. I rossoneri hanno conquistato un trofeo, la Supercoppa italiana, e possono ancora vincerne un altro, la Coppa Italia, ma i tanti alti e bassi in campionato e la prematura eliminazione dalla Champions League contro il modesto Feyenoord rischiano di influenzare pesantemente il voto finale. Difatti, il Milan potrebbe non essere presente alla prossima edizione della massima competizione europea e, di questo passo, neanche in Europa League o Conference League.

Milan, a chi la colpa? Il fallimento di Conceicao e gli errori dei giocatori

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Ora, volendo escludere anche solo per un momento gli errori della società rossonera, dai dirigenti fino a Cardinale, c'è da porsi qualche domanda anche sull'operato di Sergio Conceicao e dei suoi giocatori. Inutile dire che i risultati sono chiari e le prestazioni in campo aggiungono ulteriori dubbi. L'arrivo del tecnico portoghese fu accolto con grande entusiasmo e le seguenti vittorie in Supercoppa, prima contro la Juventus e poi con l'Inter, sembrarono spianare la strada a un nuovo percorso.

Poi, però, sono arrivate le prime cadute, la sconfitta nel match contro la Dinamo Zagabria e quella nell'andata contro il Feyenoord su tutte, e le conseguenti critiche a una squadra che non appariva poi così diversa. Difatti, l'impronta di Conceicao non si è mai vista davvero e, al contrario, abbiamo assistito ai soliti e brutti errori di inizio stagione. Diventa quindi lecito domandarsi a chi vanno le colpe, chi ha sbagliato di più tra Conceicao e la squadra?

Gli errori individuali

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In campo, ovviamente, ci vanno i giocatori e la mano dell'allenatore, una volta iniziata la gara, non può allungarsi fino a evitare un certo tipo di errore. Prendiamo in esempio una delle tante imprecisioni viste in queste ultime gare. Nella sfida tra Napoli e Milan, infatti, Pavlovic commette due errori grossolani: prima sbaglia, assieme a Theo Hernandez, sull'inserimento di Politano in occasione del primo gol e poi avanza a "marcare" Gabbia, dunque un proprio compagno di squadra, alla seconda rete degli azzurri, lasciando Lukaku liberissimo in area di rigore e mantenuto in gioco dalla posizione arretrata di Walker.


Possiamo ancora continuare. Nella sfida tra Milan e Fiorentina, prima dell'autorete di Thiaw, Tomori attende troppo sull'avanzata di Gudmundsson e addirittura prova a fermarlo con un intervento che l'attaccante viola evita con enorme facilità. E ancora, in occasione della seconda rete della squadra di Palladino, le colpe sono da dividere tra Tomori, ancora lui, e Theo Hernandez, prima sulla marcatura di Dodò e poi su quella di Kean.

Insomma, Conceicao non ha saputo donare al Milan ciò che è mancato con Paulo Fonseca, ma neanche i giocatori sembrano aver cambiato le proprie deludenti abitudini. Una questione mentale? Chissà, intanto la squadra rossonera si appresta a vivere un ultimo periodo con poca speranza e tanta negatività, in attesa del ritorno contro in Coppa Italia e un'estate che rischia di segnare una clamorosa rivoluzione.