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MIHAJLOVIC su HONDA, molto più di una difesa d’ufficio

Keisuke Honda, giapponese del Milan (credits: GETTY Images)

Sinisa Mihajlovic sembra puntare con decisione su Keisuke Honda e non solo per mancanza di alternative importanti

Edoardo Lavezzari

Domenica sera, nel derby, Keisuke Honda non ha certo brillato, anzi è stato uno dei peggiori in campo, eppure quando Sinisa Mihajlovic lo ha cambiato, con Alessio Cerci, la situazione per il Milan non è migliorata, anzi forse le cose sono andate anche peggio. Stesso discorso può essere fatto per la partita con Empoli, quando sulla trequarti Mihajlovic ha presentato lo spagnolo Suso, apparso spaesato e certamente non pronto per il ruolo. Lo stesso Bonaventura, dietro le punte, non convince fino infondo e forse Honda, in questo momento, per il Milan è il male minore.

Una situazione di cui Sinisa Mihajlovic sembra essere consapevole e che vede il tecnico serbo insistere sul numero 10 giapponese che domani, salvo sorprese, partirà ancora una volta titolare, ma non è tutto. Pungolato su Honda, oggi in conferenza stampa, il tecnico ha speso parole importanti per il suo giocatore: "Honda è un professionista serio, per la fase di non possesso si sacrifica molto, ha bisogno di sbloccarsi mentalmente, ma i colpi li ha". Mihajlovic dunque sembra apprezzare molto anche alcune qualità "nascoste" del giapponese. Innanzitutto l'impegno e la professionalità di un ragazzo serio in allenamento e sempre disciplinato. Qualità che il serbo sempre pretende da tutti i suoi giocatori, al Milan come nelle altre squadre che ha allenato.

Non bisogna poi dimenticare l'aspetto tattico e quel "si sacrifica molto in fase di non possesso", una caratteristica importante per un allenatore che non a caso voleva Soriano, trequartista atipico, con grandi doti fisiche, più di lotta che di governo. La fase difensiva per Mihajlovic inizia presto, le sue squadre difendono alte e se a recuperare palloni è un giocatore avanzato, ripartire diventa ancora più facile. Avanti dunque con Honda, almeno fino al rientro di Menez, nella speranza che il giapponese riesca a crescere quando ha il pallone tra i piedi perchè Bacca e Luiz Adriano (e anche Balotelli) hanno un bisogno quasi disperato di palloni giocabili, mentre al Milan serve un grande numero 10, ormai da anni e per Honda questa è l'ultima chiamata.

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