Va detto: non è stato l’unico a faticare in un contesto che, quest’anno, ha offerto poche certezze. Ma se per altri c’è stata la voglia di lottare, per lui è mancata quella continuità mentale e tecnica che in Serie A non si può improvvisare. E allora, con l’estate alle porte, la riflessione è inevitabile: ha senso insistere? O è meglio chiudere qui?
La risposta, oggi, sembra indirizzata verso la seconda opzione. Il Milan ha bisogno di concretezza, di profili funzionali e motivati. Joao Félix, per quanto talentuoso, rappresenta un investimento che non dà garanzie. E a questi livelli, le scommesse devono portare risultati, non solo suggestioni.
Il futuro di João sembra riportarlo verso casa, in Inghilterra, dove magari potrà, forse, ritrovare quel calcio che gli appartiene. Il Milan, invece, ha il dovere di guardare avanti. Con lucidità, senza rimpianti. Perché anche le illusioni, se riconosciute in tempo, aiutano a crescere.
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