archivio2016

Il Milan mette nei guai Mihajlovic

Sinisa Mihajlovic Milan
Il Milan perde colpi in classifica e lo spogliatoio scricchiola. Il passo del gambero fa preoccupare, ma soprattutto mette nei guai il già pericolante Mihajlovic.

Redazione

Dopo nove risultati utili consecutivi, sono bastate le due trasferte di Reggio Emilia e di Verona per rimettere tutto in discussione e far ripiombare il Milan indietro di tre o quattro mesi.

Tutti speravamo che la sconfitta contro il Sassuolo fosse solamente un incidente di percorso, invece il deludente pareggio di ieri contro il Chievo certifica come i rossoneri siano entrati nuovamente in un tunnel negativo. I problemi tattici e di gioco sono molteplici: gioco lento e prevedibile, attacco sterile, giocatori fuori forma (Menez, Balotelli, Boateng) o molto stanchi dopo mesi di buonissimo rendimento (Honda, Bonaventura) e infortuni; tuttavia l’aspetto più preoccupante é quello legato ai problemi di testa ed alle spaccature tra società e squadra e tra la squadra stessa all’interno dello spogliatoio.

Quello che doveva essere il girone delle rivincite, si sta pian piano trasformando nel girone dei rimpianti: a seguito degli ultimi risultati il Milan dice definitivamente addio alle speranze di terzo posto e deve iniziare a guardarsi le spalle per difendere quanto meno il sesto che con tutta probabilità garantirebbe almeno l’accesso ai preliminari di Europa League. Gli ultimi risultati non posso che far preoccupare e mettono ancor più a rischio la posizione di Mihajlovic che pare, a sua volta, essersi sfogato ieri al termine della partita lasciandosi scappare l’affermazione che con questa squadra fare di più sia impossibile. É molto probabile che il sesto posto sia cucito su misura a gran parte dei giocatori della rosa ma la proprietá non sembra pensarla in questo modo e Sinisa é ormai consapevole che ogni punto perso o ogni risultato negativo non fa altro che allontanarlo sempre di piú dalla riconferma.

Se fino a ieri uno dei meriti principali di Mihajlovic e riconosciuti da tutti era quello di aver creato finalmente un gruppo coeso e compatto, il post partita di Verona ha fatto crollare anche quest’ultima certezza con gli sfoghi di Abbiati e Abate che testimoniano come in realtá lo spogliatoio rossonero sia nuovamente diviso ed inizi a scricchiolare. I due senatori hanno posto l’accento sulla rilassatezza di diversi compagni di squadra, su come molti giocatori abbiano sbagliato l’approccio mentale alle ultime due partite e considerino il Milan come un punto d’arrivo e non un punto di partenza. Il portiere, che ha vissuto i tempi d’oro di ancelottiana memoria, sottolinea anche come diversi compagni di squadra rispondono ai richiami che subiscono e li vivono in maniera negativa invece che costruttiva. Se non é caos totale poco ci manca: a Milanello, e nel Milan, torna dunque a respirarsi un’aria piuttosto pesante che rischia di rovinare quanto di buono era stato fatto negli ultimi due mesi; é un problema innanzitutto di testa e di motivazioni come ripete lo stesso Miha da inizio stagione e le questioni legate ai risultati o al modulo o ai giocatori in campo passano in secondo piano.

Ci sono ancora due mesi di stagione da onorare con un sesto posto da difendere, quinto ed un quarto a cui aspirare, e soprattutto c’é una finale di Coppa Italia da preparare nel migliore dei modi per cercare di tornare nuovamente a sollevare un trofeo. Le premesse non sono affatto buone e le spaccature interne di certo non aiutano; in piú anche Berlusconi ha ricominciato nuovamente a “sbuffare” ed a far trapelare il suo malcontento nei confronti del tecnico. Mihajlovic ha si le spalle larghe ma é altrettanto consapevole di come la riconferma per l’anno prossimo si stia sempre piú allontanando.

L’unico modo per tamponare efficacemente questa emorragia sarebbe affidarsi ad una societá forte e coesa ma questi sono altri discorsi...

 

 Gaetano De Pippo

 

tutte le notizie di