E il campo ha parlato chiaro: 49 presenze stagionali, per un totale di 3767 minuti, lo consacrano come uno dei giocatori più utilizzati della rosa. L'evoluzione tattica imposta dal cambio di guida tecnica, dal possesso palla di Fonseca all'intensità fisica di Conceicao, lo ha portato a modulare il suo gioco, ritrovando ora "efficacia e creatività" agli occhi degli osservatori francesi. Il suo peso nello scacchiere rossonero è innegabile, come testimoniano le parole di chi lo frequenta quotidianamente: "Si sente importante. In termini di percezione da parte dei suoi compagni di squadra e, più in generale, del club, sa di avere un ruolo importante da svolgere".
Tuttavia, il capitolo Nazionale resta un punto interrogativo. Dopo aver guadagnato spazio e fiducia negli ultimi due anni, Fofana non veste la maglia dei Bleus da settembre-ottobre. L'Equipe fa luce su un confronto costruttivo avuto in autunno con Didier Deschamps riguardo al suo ruolo in campo. Nessun dissapore, ma una riflessione tattica che al momento lo tiene fuori dalle convocazioni, con una chiamata per giugno considerata improbabile. La priorità di Fofana resta un obiettivo ambizioso: il Mondiale 2026. LEGGI ANCHE: Segui con noi LIVE la finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna>>>
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