Il debutto tra i professionisti arriva a 17 anni, nella seconda divisione spagnola. Segna alla sua seconda partita con l’Atletico Madrid, ma la squadra non riesce a ottenere la promozione. L’anno successivo, però, Torres diventa il trascinatore dei Colchoneros, portandoli in Liga e dando inizio alla sua leggenda.
Liverpool, Chelsea e il ritorno a casa
—Dopo aver conquistato i cuori dei tifosi dell’Atletico, Torres approda al Liverpool, dove diventa uno degli attaccanti più letali d’Europa. Poi il passaggio al Chelsea, con cui vince la Champions League nel 2012. Ma il richiamo di casa è troppo forte: nel 2015 torna all’Atletico Madrid, dove chiude la carriera vincendo l’Europa League nel 2018.
Il flop al Milan e la nuova vita in panchina
—Come tanti attaccanti spagnoli prima e dopo di lui, Torres ha avuto un’esperienza da dimenticare al Milan. Un solo gol in sei mesi, prima del ritorno in patria. Una parentesi negativa, che ricorda quella di Álvaro Morata, un altro bomber della Roja che ha faticato in rossonero.
Oggi, a 41 anni, Fernando Torres ha intrapreso una nuova carriera da allenatore, guidando l’Atletico Madrid B. L’ex Niño d’oro continua così il suo viaggio nel mondo del calcio, stavolta dalla panchina, sempre con il cuore biancorosso. LEGGI ANCHE: Milan, Camarda out e Verratti in? Mercato, nome a sorpresa. Feeling Pulisic-Gimenez. E Musah ... >>>
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