“Siamo felici, è innocente, la giustizia ha agito. È stato molto emozionante, è stata fatta giustizia”, ha dichiarato l’avvocato di Dani Alves, Irene Guardiola, in un’intervista. “Ci aspettavamo questo risultato, è giustizia. Alves è innocente, ed è stato appena dimostrato. La sentenza non è definitiva, ma siamo soddisfatti”, ha aggiunto, pur rimarcando che la sentenza necessita di essere letta integralmente.
Ora che la sua innocenza è stata riconosciuta, Alves ha la possibilità di richiedere un risarcimento per il periodo trascorso in detenzione preventiva. Tuttavia, la vittima ha ancora la possibilità di fare ricorso alla Corte Suprema.
Nel motivare la sua decisione, il Tribunale Superiore di Giustizia ha spiegato che la testimonianza della vittima non è stata ritenuta credibile, poiché risultava contraddittoria e le sue affermazioni non sono state supportate da altre prove. La corte ha sottolineato che la dichiarazione della presunta vittima, che parlava di una presunta penetrazione vaginale non consensuale, era in contrasto con altri elementi del caso e non è stata verificata adeguatamente nel corso delle indagini.
Con questa sentenza, Alves vede finalmente riconosciuta la sua innocenza, ma la vicenda legale potrebbe non essere ancora del tutto conclusa, con la possibilità di un nuovo sviluppo se la parte civile dovesse fare ricorso. LEGGI ANCHE: Milan, basta con gli algoritmi. Nuovo DS con occhi esperti sul mercato >>>
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