Michele Criscitiello, CEO di SportItalia, suggerisce al Milan di assumere Fabio Paratici come direttore sportivo. Parla anche di Paolo Maldini
Michele Criscitiello, CEO di 'SportItalia', ha dedicato il suo editoriale settimanale sul sito web dell'emittente televisiva alla crisi che ha travolto il Milan. Uno stato in cui il Diavolo si è messo "con le sue stesse mani". "Al Milan hanno fatto tutto da soli. Un macello. L’anti calcio. Da Furlani a Moncada da Ibra alle scelte dei portoghesi in panchina. Ne avessero indovinata mezza - ha sentenziato Criscitiello -. Due sessioni di mercato bruciate. Prima l’estate e poi l’inverno. E nessuno ci potrà dire: dopo, siamo tutti bravi. Queste cose le abbiamo dette subito".
"Milan, in confronto a Ibra anche Maldini era un gigante come dirigente"
—
Criscitiello, poi, ha anche parlato di Paolo Maldini e di chi, oggi, lo rimpiange come direttore tecnico del club rossonero. "Chi rimpiange Maldini sbaglia. Paolo aveva vinto, vero. Aveva messo ordine, vero. L’atteggiamento, però, non era da Milan. Maldini credeva di essere il proprietario e non un dipendente. Certo, se chi viene dopo si chiama Ibra, allora, Paolo diventa un gigante come dirigente". E ora che succederà? Per il giornalista sportivo, al Milan serve chiarezza.
"Prima cosa da fare, reset totale della società"
—
Se non prendi prima il Direttore è inutile che si facciano nomi di allenatori. La prima cosa è fare reset totale della società. In tutte le componenti. Non puoi ripartire con un solo nome di quelli attualmente in carica. Chi sceglie il Direttore? Questa è la prima domanda da porsi. Ibra? Che Dio ce ne liberi. Furlani? Come lui stesso ammette non è uomo di calcio e di conseguenza non può scegliere il DS".
"DS, per fortuna niente Berta. Paratici è l'uomo giusto"
—
Criscitiello, poi, ha sottolineato come Andrea Berta, uomo di Jorge Mendes, non arriverà al Milan e che questo è anche un bene, visto che si tratterebbe di un "profilo sopravvalutato". Anche il nome di Igli Tare non convince il giornalista sportivo. "Fabio Paratici è l’unico nome spendibile per il Milan - la sua convinzione -. Qualcuno a 'Casa Milan' ha la puzza sotto il naso e ci fa sapere che Paratici è stato squalificato ma se iniziamo a fare questo giochino allora il 99% delle società non deve avere un dirigente. I puritani, o finti tali, lasciamoli a casa. Paratici è l’uomo giusto per far ripartire il Milan".