Ha poi aggiunto: “Si tratta solo di un’operazione immobiliare perché con lo stadio non si guadagna. Il Comune di Milano ha la possibilità, senza intaccare le casse comunali, di finanziare l’ammodernamento dello stadio. Ha tutte le misure e gli atti amministrativi per farlo, senza spendere un euro. Se non lo fa, è una scelta politica, non economica”.
Luigi Corbani, presidente del Comitato “Sì Meazza”: " Questa operazione con San Siro non ha nulla a che vedere con la politica..."
—Secondo quanto riportato da Calcio e Finanza, Corbani ha spiegato i costi legati allo stadio: "Negli ultimi tre anni, i costi di manutenzione ammontano a 3,2 milioni all’anno. Considerando un arco di cinque anni, dal 2025 al 2030, il totale raggiunge i 16,4 milioni”. Per la manutenzione ordinaria e straordinaria si stima un costo di 9,5 milioni all’anno. Corbani ha sottolineato: “L’unico costo esorbitante è quello della demolizione dello stadio, previsto in 52 milioni nel documento del 5 settembre 2022, oltre al costo ambientale”.
Ha concluso con una critica al sindaco: “Trovo al limite dell’indecenza che un sindaco ponga come condizione per rimanere in carica la vendita di San Siro. Avrei capito se avesse detto ‘costruiamo 10mila case popolari’. Questa operazione con San Siro non ha più nulla a che vedere con la politica, ma è tutt’altra cosa”.
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