Fulvio Collovati, ex difensore di Milan, Inter e Nazionale, ha parlato ai microfoni di "Casa Baggio", programma podcast su iTunes. Ecco le sue parole.
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Collovati: “Milan, soldi spesi male. Sul mio passaggio all’Inter…”
L'ex difensore centrale del Milan, Fulvio Collovati, ha così parlato del momento dei rossoneri, del suo passato da giocatore e del calciomercato
Sul Milan: “Sono stati spesi male questi 220 milioni di euro. Stanno conseguendo dei risultati mediocri in conseguenza delle spese non oculate di quest’estate. Bisogna interrogarsi sul perché e regolarsi di conseguenza. E’ troppo facile dare la colpa all’allenatore. Non è l’aspetto tecnico da riformare, ma quello organizzativo. Non dovevano cambiare 15 giocatori ma prenderne 3 ottimi”.
Sul passaggio all’Inter da “Ingrato transfuga: “Mi dettero del traditore, ma in realtà io passai all’Inter soltanto perché giocavo in B di sabato e la domenica spesso andavo in Nazionale. Bearzot mi consigliò di cambiare squadra in quanto questi ritmi erano per me insostenibili. Era tutto fatto con la Fiorentina. Poi Mazzola convinse il Milan. A differenza del calcio moderno una volta il calciatore era di proprietà della società, non si doveva convincere nessun procuratore. Quei 4 anni di Inter furono meravigliosi, ma rappresentano per me un rimpianto. Eravamo fortissimi e non vincemmo nulla. Non avevamo una grande guida, cosa che invece oggi i nerazzurri hanno e pertanto potrebbero ambire ad ottimi traguardi”.
Sul calciomercato: “Oggi secondo me le botteghe del calciomercato sono troppo care in proporzione al valore del giocatore. Si guarda molto più al nome per accattivare i tifosi. Secondo me ci sono dei buoni calciatori che possono essere comprati a cifre oneste. Il Napoli è vicinissimo ad Inglese ma deve anche prendere dei validi calciatori sugli esterni. All’Inter cederei Brozovic e Joao Mario, sono più anni che sono lì e non ingranano. Devono monetizzare così come hanno fatto con Kondogbia. Fossi nei nerazzurri comprerei una mezza punta. Ritorniamo ai numeri 10 di una volta! Ai fantasisti, calciatori estrosi che sorprendono gli amanti di questo sport! A me piace molto Verdi. Non si valorizzano più i vivai, si preferisce acquisire calciatori compiuti piuttosto che investire in nuove leve meritevoli e questo ha portato a questa crisi calcistica. L’esempio lampante è Cristante, cresciuto nelle giovanili del Milan, mandato al Benfica perché troppo acerbo, riacquistato dall’Atalanta che ha creduto in lui. Oggi è un calciatore completo e definitivamente sbocciato e pertanto è conteso da Juventus ed Inter per cifre astronomiche”.
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