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Cairo: “Nessuno vorrebbe arrivare alla bolla, ma se serve…”

Urbano Cairo, presidente del Torino (Pianetamilan.it)

MILAN NEWS - Il presidente del Torino, Cairo, ha parlato della situazione attuale, tra Coronavirus ed economia della Serie A. Le sue parole.

Stefano Bressi

Ultime Notizie Milan: Cairo su Coronavirus e Serie A

MILAN NEWS - Dopo l'assemblea di Lega, si è fermato a parlare con i giornalisti Urbano Cairo, presidente del Torino. A suo dire, la positività di Cristiano Ronaldo, campione della Juventus attualmente con il Portogallo, non mette in dubbio la bontà dei protocolli che il calcio ha messo in pratica per garantire la continuità della stagione. Ecco le sue parole: "Dobbiamo seguire le regole che ci siamo dati, quelle della Uefa e anche le nostre italiane, che con 10 casi per squadra ti consentono di chiedere il rinvio della partita. È importante procedere col campionato, il calcio è un'industria che ha peso nel Paese e aiuta anche la gente a svagarsi. Sempre, ovviamente, facendo le cose in sicurezza e seguendo i protocolli. Siamo riusciti a ripartire a giugno, a maggior ragione adesso dobbiamo portare avanti la stagione facendo tutto il possibile".

Sulla possibile bolla: "Nessuno lo vorrebbe, ma vedremo se sarà necessario in caso di peggioramento della situazione. Intanto seguiamo un protocollo rigoroso e approvato da tutti. Per ridurre al minimo i rischi, è importante che i calciatori facciano una vita non dico monacale, ma quasi. Al Giro la bolla tiene bene, ci sono tutto sommato poche positività".

Sul voto a CVC: "Era la scelta migliore da fare. Ora la Lega va avanti a trattare in esclusiva con Cvc per 4 settimane e definiremo l’offerta. È molto importante perché, al di là dell’immissione di denaro fresco che Cvc farà nella newco se chiuderemo l’operazione, c’è il tema della nuova governance. In questi anni abbiano gestito male la Lega. Ben venga che un soggetto importante come Cvc, che ha grande esperienza nello sport e ha fatto benissimo nella Formula 1 e nel rugby, faccia un investimento molto grosso come farà, visto che hanno offerto 1,650 miliardi. Investe per acquistare il 10% ed è un operatore qualificato che può fare un grande lavoro nella scelta dei giusti manager per sviluppare i diritti tv nazionali ed esteri. Oltre all’immissione di denaro la cosa importante è gestire in maniera diversa la Lega per recuperare il terreno perduto in questi anni nei confronti dei principali campionati europei".

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