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Berlusconi, il futuro del Milan passa dalla cessione della governance?

Silvio Berlusconi e Mr Bee Taechaubol (fonte: gazzetta.it)

Mentre Mr Bee ancora latita nella ricerca di partner investitori, Berlusconi fa i conti con le difficoltà di bilancio e cessione, dovute alle pretese alte

Renato Boschetti

Cedere o non cedere, questo il problema. E soprattutto, quanto e per quanto cedere? Questi i grandi, amletici dubbi che affollano la mente di Silvio Berlusconi, conscio delle difficoltà finanziarie di Fininvest nel gestire e mantenere sulla vetta del mondo una macchina avida di denaro come può essere, suo malgrado, il Milan. Le prime timide aperture della scorsa stagione, che avevano portato alla trattativa aperta (e ancora in divenire) con Mr Bee Taechaubol, sembravano dare il semaforo verde all'ingresso in società di nuovi soci, soci di minoranza. Quando tutto sembrava filare liscio, ecco lo stop improvviso: al di là della crisi dei mercati asiatici, molti dei potenziali investitori al fianco di Bee si sono ritirati perché non volevano investire così tanto per rimanere in posizione di minoranza. Come riporta Tuttosport in edicola oggi, infatti, se Berlusconi vorrà tenere per sé lo "scettro" del potere in Casa Milan, difficilmente potrà trovare un investitore forte, disposto ad investire tanto senza poter avere potere decisionale. Berlusconi è così al bivio: continuare a finanziare il Milan attingendo ai soli fondi "di famiglia" o passare la mano e rilanciare il Milan assieme a qualcun altro.

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