La Gazzetta dello Sport, stamattina in edicola, ha riportato la lunga chiacchierata con Carlos Bacca, bomber rossonero. Il colombiano non ha solamente parlato dei problemi del Milan e della sua voglia di tornare a giocare coppe europee, ma anche del suo ruolo e del suo cinismo sotto porta: "Se l'infallibilità si può allenare? Si, la puoi allenare o perfezionare, ma la dote naturale che fa la differenza è la tranquillità. Io penso sempre positivo. A Empoli, mentre correvo con la palla al piede verso il portiere, non ho mai temuto di poter sbagliare: mi sono concentrato solo sul pallone e sul difensore che dovevo tenermi alle spalle. Ho deciso dove tirare e via. La porta la vedo sempre grande grande. In tv sembra piccola, perché la prospettiva è differente. Com'è la vita del centravanti in una squadra che gioca in contropiede? È difficile. Sarebbe meglio avere sei o sette occasioni a partita, ma il calcio è anche questo. Io mi adatto con piacere alla esigenze della mia squadra. Ho imparato che gli attaccanti devono essere i primi difensori".
news milan
BACCA sul cinismo: “Si può allenare: vedo sempre la porta molto grande”
Il rossonero, Carlos Bacca, ha parlato anche della sua infallibilità nella lunga chiacchierata con la rosea. E confessa: "Vedo sempre la porta molto grande"
Sul fatto che gli arrivano pochi palloni: "Ne ho parlato con Mihajlovic. Adesso va un po’ meglio, ma a inizio stagione era davvero dura: avevo solo uno o due palloni per cercare il tiro in ogni partita. Abbiamo trovato qualche soluzione allenandoci a Milanello. Da quando siamo passati al 4-4-2 o al 4-4-1-1 la situazione è migliorata".
Sul più simpatico dello spogliatoio: "Nocerino. E' sempre il primo a organizzare scherzi e a tenere alto il morale del gruppo. Anche Boateng è molto divertente. Dà allegria a tutti".
Sulla sua famiglia: "Siamo tutti molto felici. Questa è una preziosa opportunità di vita, stiamo conoscendo una nuova lingua, un nuovo Paese e nuovi amici".
Sui luoghi preferiti di Milano: "Ne scelgo due: Trezzano, perché abito lì, e il Duomo, perché è bellissimo. Invece del terzo luogo, indico l'atmosfera che si respira a Milano: davvero bella e coinvolgente".
© RIPRODUZIONE RISERVATA