"La questione è basilare - ha proseguito Sacchi nel 'day after' di Verona-Milan 1-3 -: in questo modo i difensori vengono spesso esposti all’uno-contro-uno e possono andare in crisi. L’obiettivo dev’essere quello di avere una squadra corta, perché così tutti si aiutano e tutti collaborano. Se un giocatore sta a quaranta o a cinquanta metri dal punto in cui si svolge l’azione, è come non averlo".
"In Italia, purtroppo, questa semplice regola non l’abbiamo ancora imparata: più i giocatori sono vicini e più si possono dare una mano, possono fare pressing, possono aggredire l’avversario e, di conseguenza, consentire ai difensori di posizionarsi nel modo migliore per evitare di essere saltati".
"Pulisic ha buona tecnica e ottime qualità atletiche. Inoltre ..."
—Dei rossoneri, per parlare anche di cose positive perché ce ne sono, ho ammirato la crescita di alcuni singoli. Christian Pulisic su tutti - ha incalzato Sacchi nella sua disamina su Verona-Milan - . Mi sembra che questo ragazzo, alla sua prima stagione in Italia, si stia integrando bene e stia dando una mano alla squadra. Ha buona tecnica, ottime qualità atletiche e mi sembra anche ben disposto quando si tratta di ripiegare in fase di contenimento".
"Adesso, per proseguire in questo percorso positivo che dura ormai dall’inizio dell’anno, per tenere a distanza la Juve e per cercare di arrivare il più avanti possibile in Europa League, Pioli deve battere sul tasto del pressing, della squadra corta, che si deve muovere come una fisarmonica, avanti e indietro tutti assieme, tutti e undici, senza pause e a ritmi alti. Se ci riuscirà, sono convinto che per il Milan sarà una bella primavera", ha chiosato l'ex tecnico dei rossoneri. LEGGI ANCHE: Milan, Pioli in panchina nella prossima stagione? Decideranno Ibrahimovic e ... >>>
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