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Sacchi: “Milan, avanti con Montella. Per la nuova dirigenza eredità pesantissima”

Arrigo Sacchi
Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, ha analizzato la situazione societaria del Milan a pochi giorni dalla cessione del club ai cinesi: le sue parole

Daniele Triolo

Con il Milan, tra il 1987 ed il 1991, , segnando, agli albori dell'epopea di Silvio Berlusconi, un'epoca a tinte rossonere. Oggi Arrigo Sacchi, ex allenatore ed attualmente opinionista televisivo, ha commentato, sulle colonne del 'Corriere della Sera', la situazione societaria del club di Via Aldo Rossi : “Il cambio di proprietà sta producendo i suoi inevitabili effetti: il club inteso come storia e stile vale più della squadra, come la squadra conta più dei singoli. Ecco perché mi sarei meravigliato se finora la situazione fosse stata più rosea – ha detto Sacchi -. Anche Berlusconi, quando arrivò al Milan, ci mise due anni e mezzo prima di vincere e lui è stato il più grande dirigente della storia del calcio italiano. che ha fatto un buon lavoro: nonostante Adriano Galliani sia stato bravissimo, di fatto Montella si è trovato senza società – ha chiosato Sacchi -. L'eredità da raccogliere, per Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, è pesantissima: il Milan sotto Berlusconi ha vinto 5 Coppe dei Campioni, quante Juventus e Inter insieme in 60 anni di storia. Come si dice nelle aziende? Si è contenti se dopo tre anni si inizia a guadagnare”.

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