Romagnoli, non solo capitano: dovrà essere il leader del Milan

ULTIME MILAN - L'ultima volta che il Milan affrontò l'Udinese alla Dacia Arena, i rossoneri si imposero al 97' grazie alla rete di Alessio Romagnoli, che riuscì a ripetersi a distanza di soli 4 giorni dal bellissimo gol segnato contro il Genoa a San Siro. Sei punti fondamentali per i rossoneri che uscirono da un periodo poco felice grazie a due belle vittorie ottenute in extremis grazie al loro capitano.

In questo nuovo Milan, ancor più giovane dello scorso anno, il difensore centrale laziale è chiamato a trasferire tutta la sua leadership non solo alla difesa, reparto che da 4 stagioni guida con risultati discreti, ma a tutta la squadra. Un compito arduo, difficile, complicato, ma all'altezza di un grande capitano e uomo come Alessio.

Il numero 13 rossonero ha rinnovato all'inizio della scorsa estate, quando sul Milan c'erano decisamente più incognite che certezze. Yonghong Li era ancora presente - da lì a poco sarebbe stato allontanato - ma Romagnoli decise comunque di prolungare. Una scelta che la nuova proprietà ha voluto ripagarla consegnandogli la fascia di capitano che fino a qualche giorno prima era sul braccio di LeonardoBonucci.

Con il ritorno del centrale di Viterbo alla Juventus, Romagnoli ha alleggerito il proprio bagaglio di responsabilità in campo. Non è un caso che nella scorsa stagione il centrale ex Roma abbia giocato decisamente meglio rispetto a quando era in coppia con Bonucci. Un miglioramento progressivo che può ancora aumentare dal momento che il difensore di Anzio è ancora relativamente giovane (24 anni). Ora l'asticella aumenta. La sua leadership deve essere da esempio ad un gruppo molto giovane, ma che deve dimostrare grandi cose. Intanto, il Milan è terzo per ricavi dagli sponsor delle magliette: ecco chi è primo a sorpresa>>>

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