Arianna Ravelli, sulle colonne de 'La Gazzetta dello Sport', ha parlato del Milan che, un anno fa, guardava alla Juventus "con un filo di invidia" perché i bianconeri erano riusciti a mettere le mani su Thiago Motta, protagonista a Bologna, prima dei rossoneri. Che pure cercavano un allenatore emergente, con fame, idee e voglia di vincere. E per questo motivo avevano scartato tecnici di prima fascia come Antonio Conte.


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Ravelli: “Milan, il tuo peccato originale e l’impressione che dai oggi”
Un anno dopo, ecco l'elenco degli errori. Thiago Motta, alla Juventus, ha fallito. Ma al Milan non è andata meglio. "Anche Paulo Fonseca ha fallito e il suo sostituto Sérgo Conceição aspetta solo il comunicato che sancisca l’addio del Milan, che invece è riuscito a concludere la stagione senza un posto in Europa, cioè dove i rossoneri dovrebbero sempre stare", ha scritto la Ravelli.
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"La rosa del Milan vale più dell'ottavo posto finale. Anche se ..."
—Per lei, la rosa del Milan vale più dell'ottavo posto finale in campionato, anche se si può discutere sulla composizione della stessa, visto anche il - 70 del saldo sul mercato. "Il peccato originale, dunque, è stata la scelta in panchina - ha proseguito la Ravelli -. Ed è da qui che si deve ripartire. Perché il tema è che - quando si deve avviare una ricostruzione - è tutto maledettamente difficile: le vecchie volpi del calcio dicono che vince chi sbaglia meno sul mercato ma, quando devi ricostruire, sul mercato devi muoverti molto, e quindi i margini di errore sono maggiori".
La differenza, attuale, tra Juventus e Milan non è soltanto il fatto che i bianconeri siano in Champions League e i rossoneri no. Ma anche e soprattutto nelle idee della società. A Torino, dopo il fallimento Motta, puntano Conte. Il Milan? "Sembra ripetere i macchinosi percorsi che hanno portato a due tecnici (stranieri) che erano apparsi da subito delle scommesse. Conte, a cui si è rinunciato scientemente un anno fa, resterà un rimpianto destinato a non trovare pacificazione", ha commentato la giornalista sulla 'rosea'.
"Allegri dovrebbe finire a Napoli, Italiano restare a Bologna. Milan, quindi?"
—Poi ancora: "Max Allegri, a cui il pensiero dei vertici milanisti periodicamente torna, dopo tanto tergiversare sembra destinato a finire a Napoli, dove accelerano proprio per anticipare l’eventuale concorrenza. Vincenzo Italiano, forse il preferito a 'Casa Milan', dovrebbe restare a Bologna. Insomma, il Milan dà l’impressione (felici di essere eventualmente smentiti) di dover aspettare che siano gli altri a dare le carte".
Giorgio Furlani, CEO rossonero, ha detto che questa sarà la settimana degli annunci. Dopo quello dell'ufficialità di Igli Tare e dell'addio di Conceição, arriverà anche quello sul nuovo allenatore? "A questo punto - ha chiosato la Ravelli sul quotidiano sportivo nazionale - sarebbe ironico se il cerchio si chiudesse con Thiago Motta. Anche perché è difficile inserirlo nella categoria dei vincenti dove il Milan dice di voler pescare".
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