L'edizione odierna del Corriere dello Sport, grazie alla spiegazione di Marcel Vulpis, direttore dell'agenzia Sporteconomy, prova a fare chiarezza sul piano economico del Milan per tornare ad un pareggio di bilancio. I rossoneri hanno un patto con la UEFA, chiamato 'volountary agreement', che prevede - appunto - un accordo volontario. Sin qui il nuovo Milan ha sfuggito i controlli UEFA, chiedendo di posticipare l'incontro di valutazione ad ottobre. Il Milan dovrà presentare un piano con una visione pluriennale, ma il business plan dovrà contenere elementi di forte concretezza. A ciò si aggiunge il dover mostrare come si intende raggiungere obiettivi finanziari, con l'obiettivo del pareggio di bilancio entro quattro esercizi. Yonghong Li e il resto della proprietà dovranno dimostrare di avere le risorse necessarie per gestire il club fino alla scadenza del volountary agreement. Ultimo punto (il più importante): l'azionista di riferimento dovrà presentare un impegno considerato irrevocabile a copertura di eventuali perdite negli esercizi precedenti a quello in cui si prevede il pareggio di bilancio.
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Quattro anni per il pareggio di bilancio: Milan, a ottobre il piano all’UEFA
La proprietà cinese sta studiando un piano pluriennale per raggiungere il pareggio di bilancio: ad ottobre verrà presentato agli organi della UEFA
La UEFA, dunque, viene incontro alle nuove proprietà, ma chiede garanzie finanziarie. Il rinvio del Milan, dunque, è dettato dal fatto che la proprietà cinese ha chiesto tempo per presentare un piano organizzato e credibile: la qualificazione in Champions e lo sviluppo del mercato cinese sono le vie più urgenti sulla lista rossonera.
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