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Poker per la vittoria: Gattuso e Spalletti hanno le carte per prendersi San Siro

Gennaro Gattuso e Luciano Spalletti, allenatori di Milan e Inter (credits: GETTY Images)

A pochi giorni dal derby di Milano, 'La Gazzetta dello Sport' ha analizzato i punti di forza di Milan e Inter in vista del match di domenica

Alessio Roccio

La quinta carta da poker è ancora coperta, nascosta. Ma Luciano Spalletti e Rino Gattuso le altre le hanno già mostrate e 'La Gazzetta dello Sport' ha provato ad analizzarle a pochi giorni da uno dei derby di Milano più importante della storia recente del nostro calcio.

I punti di forza della squadra rossonera, squadra che si presenta alla stracittadina con un punto di vantaggio sui cugini interisti, sono 4. Il primo è certamente il bomber. Cambiato rispetto alla gara di andata, il Milan ha in Krzysztof Piatek una delle frecce più taglienti del proprio arco. Il polacco è arrivato a quota 27 reti stagionali e nei derby ha già fatto male. Lo scorso anno di questi tempi segnava nel "The Holy War", il derby di Cracovia, e in Itala ha già messo il suo timbro in Genoa-Sampdoria.

Poi ci sono gli esterni: Suso, Calhanoglu e Paquetà. Anche loro rappresentano un'arma importante per Gattuso. Il primo cerca l'assist andando sul fondo, il turco si esalta quando ispira da regista, scambiandosi con Paquetà che sfrutta le sue doti di inserimento. Poi c'è il muro difensivo rossonero, che nel 2019 ha subito solo 4 reti, difesa meno battuta d'Europa. Se il match poi dovesse mettersi male, Gattuso può tirare fuori dal mazzo la sua quarta carta: Patrick Cutrone. L'attaccante ha perso minutaggio, ma in un derby sa fare male anche partendo dalla panchina. Lo ha già fatto in passato.

Le certezze nerazzurre sono da ritrovare in Lautaro Martinez, cresciuto moltissimo da quando si è visto lanciare titolare al posto dello scontento Icardi. L'argentino giovedì sera riposerà e potrà già concentrarsi per la gara di domenica. La difesa, anche in casa interista, rappresenta un punto di grande forza: per ben 12 gare l'Inter ha chiuso senza subire gol, con Handanovic, Skriniar e De Vrij che a volte diventano insuperabili.

Le variabili sono rappresentate dalla fisicità dei nerazzurri, tutti molto alti e pericolosi nelle palle alte. Infine, Spalletti ha anche lui il suo "spacca-partita": Keita Baldé. Il senegalese sta bene, è recuperato e dalla panchina potrà essere una risorsa importante per la squadra. Non perderti la marcia di avvicinamento alla partita di domenica: continua a leggere>>>

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