Pianeta Milan
I migliori video scelti dal nostro canale

NAPOLI-MILAN

Napoli-Milan, una partita storica: le chiavi della gara

Pioli Spalletti Napoli Milan
Napoli-Milan, una partita che potrebbe essere storica: ne parla l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport

L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport di oggi, parla delle chiavi tattiche e dell'importanza di Napoli-Milan.

Napoli-Milan, una partita storica

—  

Questo è Napoli-Milan, si legge,: qualcosa di storico. Per i giocatori, per i club, per gli allenatori. Il Napoli può approdare per la prima volta in semifinale di Champions League, il Milan può tornarci dopo 16 anni. Luciano Spalletti e Stefano Pioli possono entrare nel nobile cenacolo dei quattro tecnici che si contenderanno il trofeo più nobile d’Europa e aggiungersi ai colleghi italiani che hanno vissuto una semifinale di Coppa dei Campioni.

Al primo incrocio, continua la rosea, nel settembre 2006, Pioli (Parma) ne prese quattro in casa da Spalletti (Roma). E per la successiva decina di sfide, Luciano è stato un tabù. Ma di recente il milanista ha aggiustato le statistiche, con la vittoria-scudetto di Giroud al Maradona e le due in questo mese. Il 2 aprile ha restituito l’antico 4-0 a domicilio, in campionato; il 12 ha vinto per 1-0 l’andata dei quarti di Champions League a San Siro che condiziona il partitone di stasera.

Pioli ha stravinto tatticamente il match di campionato incartando Lobotka con Bennacer più alto e spendendo bene Krunic in raddoppio su Kvara. Spalletti, anche se sconfitto, ha spiazzato a San Siro con una partenza aggressiva che ha liberato la costruzione di Lobotka e con un Di Lorenzo infilato strategicamente tra le linee. Ognuno dei due tecnici metterà nel frullatore vizi e virtù degli incroci precedenti e ricaverà il succo tattico per il terzo, quello decisivo, caratterizzato da una nuova variabile: Victor Osimhen, assente nei tre precedenti stagionali.

Altre variabili decisive: le strategie di Spalletti per liberare Lobotka, con l’aiuto di Zielinski e Mario Rui e quelle di Pioli per ingabbiarlo; la capacità di Ndombele di fare l’Anguissa e di dare equilibrio e copertura quando il Milan riparte, e quella di Juan Jesus di imitare la puntigliosa aggressività di Kim. Il Maradona, annunciato di nuovo caldo e solidale, sarà un fattore. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Non si spegne la fiamma? Occhio al vecchio pallino