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Montolivo e il successo della sua carezza

Riccardo Montolivo Milan
Ieri Montolvio ha scritto sui social un messaggio rivolto a tutti coloro avessero rivolto al capitano del Milan insulti in questi mesi. È stato un successo.

Stefano Bressi

In questo mondo, ormai, o ti agiti o non sei nessuno. Si passa dagli abbracci e dalle esultanze sfrenate ai pugni, anche verbali. Le emozioni pare possano essere solo forti, scrive La Gazzetta dello Sport. La carezza sembrava un gesto dimenticato, di altri tempi. Finché non è stata rievocata da Riccardo Montolivo, che per un giorno ha conquistato Facebook. Sul social network siamo tutti la caricatura di noi stessi, è tutto più esagerato, ma Montolivo è stato capace di scrivere un pensiero garbato, anche a chi gli ha augurato il peggio: "Grazie di cuore a tutte le persone che hanno speso un pensiero per me... Tifosi, colleghi, addetti ai lavori. È stato bello, in un momento così faticoso, ricevere così tanti attestati di stima e affetto. E una carezza a tutti quelli che mi hanno augurato la rottura di tibia e perone, la rottura di tutti i legamenti e la morte... Con l'augurio che la vita riesca a farvi crescere in educazione e rispetto dell'essere umano".

Facile capire il perché di questo messaggio: Montolivo è il giocatore meno amato, per usare un eufemismo, dai tifosi del Milan e quando durante Italia-Spagna il numero 18 si è fatto male in tanti hanno esultato. In questi mesi, inoltre, gli è stato scritto di tutto: che è lento, che è scarso, gli sono state augurate eterne panchine, incidenti di ogni tipo e altrettante fratture. Sono i così detti "haters". Sono professionisti dell'odio da social, che si lasciano andare a critiche scritte di fretta, di cattiveria. Le parole del messaggio di Riccardo, invece, sono pensate. Il capitano del Milan è riuscito a mostrare affetto anche verso chi gli ha augurato il peggio. Non per caso, infatti, è stato il messaggio del giorno: 25mila like e 1,4mila condivisioni. Tra i tanti, anche Gigi Datome e Sergio Parisse.

Adesso Riccardo sarà dimesso e ad attenderlo ci saranno mesi di riabilitazione e fisioterapia, durante i quali la gente si dimenticherà di lui. Il lato positivo, si augura, è che riceverà meno insulti. Se ciò non dovesse accadere sarà solo perché i professionisti dell'odio non saranno ancora cresciuti abbastanza.

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