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Milan, gli scenari tra Elliott e RedBird: club ai Singer o solo un prestito?

Gerry Cardinale, proprietario di RedBird e del Milan (getty images)
L'Equipe ha aperto il dibattito: il Milan resterà ancora ad Elliott dopo il closing? C'è chi, invece, non è dello stesso parere

Enrico Ianuario

L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' ritorna sul polverone alzato ieri da L'Equipe, autentico quotidiano sportivo francese, in merito al passaggio di proprietà del Milan. RedBird Capital Partners ha firmato, il primo di giugno, l'accordo preliminare per l'acquisto del club, con il closing che arriverà nelle prossime settimane e che farà di Gerry Cardinale il proprietario effettivo del Milan.

Milan, le voci dalla Francia

La domanda che ha posto L'Equipe è la seguente: come sarà composto il nuovo CdA rossonero? Il quotidiano francese ha lasciato intendere come la famiglia Singer continuerà ad essere al comando del Milan anche a closing concluso, con Elliott che sarebbe intenzionato a mantenere una quota di capitale del Milan, minoritaria ma neanche troppo: dal 30 al 49%. Oltre ovviamente al prestito concesso a RedBird. In maniera più chiara, Elliott finanzierebbe una parte dell'acquisizione – prestando alla società di Cardinale una somma tra i 200 e i 550 milioni di euro a un tasso tra il 7 e 8% – e manterrebbe una presenza significativa da azionista del club, arrivando a controllare potenzialmente il 75% del prezzo di vendita. In questo modo, Elliott potrebbe nominare nel CdA rossonero il presidente, l'a.d. e 2-3 consiglieri. L'altra ipotesi avanzata dall'Equipe è che il Tolosa, di proprietà di RedBird e appena promosso in Ligue 1, potrebbe essere dato in pegno per garantire il prestito.

Cosa dicono le fonti vicine

Secondo diverse fonti vicine alla questione, riporta la 'rosea', in realtà non è esattamente così che stanno le cose. Elliott resterebbe nei confini del vendor loan, ovvero il prestito concesso dal venditore. Il fondo dei Singer non avrebbe quote di equity nel capitale. A closing ultimato nominerebbe due membri del nuovo consiglio di amministrazione e non cinque. Una sorta di cessione solo sulla carta, insomma, per permettere a Elliott di aggirare il pressing dell'Uefa sui possibili legami con il Lille. Inoltre, Cardinale avrebbe raccolto già circa 600 milioni di equity e confida di aggiungerne altri entro il closing di settembre, in modo da arrivare a circa 200-300 milioni di prestito, con un tasso di interesse del 7-7,5%, senza impegnare il Tolosa in garanzia. Calciomercato Milan, colpo 'low cost' dal Real Madrid? Le ultime.

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