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Milan, quando la difesa va all’attacco: super Donnarumma ed il freddo Romagnoli

Gigio Donnarumma, portiere del Milan
Gianluigi Donnarumma ed Alessio Romagnoli decisivi per la conquista della finale di Coppa Italia: il primo para i rigori, il secondo chiude i giochi

Daniele Triolo

'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha dedicato ampio spazio alla in occasione della semifinale di ritorno di Coppa Italia. Un successo, arrivato ai calci di rigore, che ha spedito i rossoneri alla finale del prossimo 9 maggio quando, sempre allo stadio 'Olimpico' di Roma, affronteranno la Juventus di Massimiliano Allegri.

Due tra i protagonisti assoluti del tripudio rossonero sono stati il portiere Gianluigi Donnarumma, di anni 19, ed Alessio Romagnoli, di anni 23. Il primo, nella lotteria dei rigori, ha parato due penalty (a Sergej Milinković-Savić e Lucas Leiva), 'ipnotizzando' anche Luiz Felipe per l'errore, il terzo della Lazio, rivelatosi poi decisivo per l'esito finale del match; il secondo, invece, sotto la Curva Nord, cuore del tifo biancoceleste, dove una volta, da bambino, era di casa, ha chiuso i giochi e spedito il Milan alla finalissima del trofeo nazionale.

Già poco prima del Natale 2016, ha evidenziato la 'rosea', Donnarumma, con un balzo felino sul rigore di Paulo Dybala, aveva regalato al Milan un trofeo, la Supercoppa Italiana vinta a Doha. Ieri, una giornata trionfale per il numero 99, tifoso ed amante dei colori rossoneri, il quale giorno dopo giorno sta riallacciando il rapporto con i sostenitori del Diavolo. La fede, però, si può portare nel cuore anche in modo alternativo. Romagnoli lo ha dimostrato spiazzando Thomas Strakosha in occasione del rigore che ha chiuso la serie e la partita: non ha esultato, come ormai consuetudine, però non si è trattato di un gol banale per il numero 13, professionista vero ed esemplare.

Donnarumma e Romagnoli artefici della vittoria di un Milan sempre più solido: ieri è stata la sesta partita consecutiva, tra campionato e coppe, senza subire reti per il Diavolo. Gigio e Ale, senza dubbio, sono due pilastri sui quali costruire una squadra vincente nell'immediato futuro. Con buona pace degli operatori di mercato.

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