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Milan, Pioli scatenato: il tecnico sta provando anche la difesa a tre

Stefano Pioli (allenatore AC Milan) sta provando vari moduli di gioco negli allenamenti a Milanello | Milan News (Getty Images)

Stefano Pioli vuole un Milan dinamico e capace di adattarsi a tante situazioni di gioco differenti. Nei primi test tanti varianti tattiche

Daniele Triolo

'Tuttosport' oggi in edicola ha dedicato un approfondimento tattico molto interessante al Milan di Stefano Pioli. Il tecnico rossonero, infatti, ha sempre detto di voler vedere in campo una squadra dinamica, fluida. Un Milan che dovrà essere bravo a sapersi adattare alle varie situazioni ed ai differenti avversari, mutando sempre pelle ma senza mai smarrire la propria identità di gioco.

Questo Milan 'camaleontico', secondo Pioli, potrà fare molta più strada di quanto fatto finora, poiché sarebbe in grado di sopperire, ogni volta, ad eventuali defezioni di interpreti. Il tutto sull'altare dei risultati, che il Milan di Pioli vorrebbe fossero migliori rispetto all'ultima, straordinaria stagione sportiva. Ecco perché, ha sottolineato il quotidiano torinese, in questi giorni a Milanello l'allenatore parmense sta sperimentando molto.

La base di partenza del Milan di Pioli, logicamente, resta il 4-2-3-1. È il modulo che, dagli albori del 2020, una volta ceduti Jesús Suso e Lucas Paquetá, con l'inserimento di Simon Kjaer in difesa e Zlatan Ibrahimovic al centro dell'attacco, ha portato tante gioie al tecnico, alla squadra e, ovviamente, a tutti i tifosi del Milan sparsi per il mondo. Già sul finire dell'annata 2020-2021, però, si era intravisto qualche cambio anche restando fedeli al modulo.

In Juventus-Milan, per esempio, sia Ante Rebic sia Rafael Leao, alternativamente esterni sinistri d'attacco in questo sistema, erano andati in panchina. Si era allargato a sinistra Hakan Calhanoglu (oggi partito in direzione Inter) ed era stato inserito Brahim Díaz dietro Ibra. A volte, poi, il turco ha giocato da esterno sinistro a centrocampo, con Rebic o Leao da seconda punta al fianco di Zlatan, in un 4-4-2 piuttosto palese.

Nei primi due test amichevoli di questa stagione, contro Pro Sesto e Modena, si è visto, poi, come in fase di possesso palla, il Milan abbia di fatto giocato con un 3-4-2-1. In difesa, infatti, Pioli ha schierato Matteo Gabbia (di partenza terzino destro), Fikayo Tomori ed Alessio Romagnoli. E Theo Hernández ha giocato alto a centrocampo. Al fianco di Rade Krunic hanno agito Daniel Maldini nella prima amichevole e Brahim Díaz nella seconda.

Con il ritorno di Kjaer, c'è da scommetterci, il Milan proseguirà la strada della difesa a tre in fase di impostazione del gioco. Il 3-4-2-1, poi, potrà trasformarsi in un 3-4-1-2, con l'inserimento di Olivier Giroud al fianco di Ibrahimovic. A Milanello, insomma, il Milan di Pioli è un vero e proprio laboratorio di idee. Con la speranza che risultino vincenti a medio-lungo termine. Milan, ecco le importanti dichiarazioni di Maignan in conferenza stampa >>>

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