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Droni, esperti e sorrisi: così il Milan di Pioli decolla in campo

Murelli Pioli AC Milan

Il Milan di Stefano Pioli, dai preparatori ai riatletizzatori, ha 30 persone che lavorano sulle prestazioni fisiche dei singoli calciatori

Daniele Triolo

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha dedicato un approfondimento al Milan di Stefano Pioli, definito "esplosivo, brillante, inesauribile". Questo indipendentemente dagli interpreti che il tecnico rossonero schiera, di volta in volta, sul terreno di gioco. Nessuno, o quasi, in Serie A è attrezzato atleticamente come il Milan di Pioli. Ed anche in Europa i rossoneri reggono bene il confronto.

Il nuovo Milan di Pioli stagione 2021-2022 gira alla grande ed ogni ingranaggio si incastra con gli altri. La risposta migliore a chi si chiedeva se Brahim Díaz potesse reggere agli urti di avversari più forti fisicamente, se Sandro Tonali avesse potuto giocare con maggior dinamismo e, soprattutto, se la batteria della squadra rossonera potesse durare, sempre, oltre 90'. Come sempre, è il campo a parlare. E lo sta facendo in favore del Diavolo.

La messa a punto con la preparazione, d'altronde, è un lavoro preziosissimo, che parte da lontano. Alle fortune del Milan di Pioli contribuiscono almeno una trentina di esperti tra area sportiva e medica. Il club di Via Aldo Rossi, ha sottolineato la 'rosea', ha fatto mercato anche qui, investendo su capitale umano, strutture e tecnologia. Lo staff, su input della proprietà e di comune accordo con il direttore tecnico Paolo Maldini, si è arricchito di nuove figure.

Oltre ai preparatori Matteo Osti e Roberto Peressutti, è arrivato, come rinforzo, Filippo Nardi, l'anno passato nell'Inter scudettata di Antonio Conte. Il mini-team di riatletizzazione, invece, si è arricchito con Marco Luison, un passato nella Juventus. Con Andrea Luppi si preoccupa del recupero degli infortunati, il cui percorso di rientro in campo è condotto da Gabriele Massucci.

Nel Milan di Pioli competenze e settori si toccano, dialogano ed agiscono in sinergia per ottimizzare le performance. Il 'gioco di sponde', poi, prosegue su altri terreni, come l'alimentazione (controllata e gestita dai nutrizionisti, anche dopo la partita) e gli strumenti tecnologici. I rossoneri, infatti, si allenano indossando un Gps che permette di raccogliere ed elaborare i dati fisici individuali.

Le riprese aeree dei droni, poi, unitamente con le immagini delle telecamere di Milanello, consentono di studiare corsa, postura ed eventuale cause degli infortuni. Gli analisti raccolgono i dati e poi li girano allo staff medico, coordinato dal dottor Stefano Mazzoni, che li studia. Il nuovo head of performance, Andrea Azzalin, quindi, raccoglie informazioni a livello globale per creare una banca dati per Prima Squadra, Femminile e Giovanili.

In campo, ad ogni modo, vanno i calciatori del Milan di Pioli. Come fanno ad andare così forte? I collaboratori del tecnico indirizzano il gruppo sui binari atleticamente più appropriati. Tenendo conto dei dati di ciascun singolo gestiscono i dati di lavoro. Poi, però, battono su due macro-tasti: il primo, che incrocia corpo e mente, è l'aspetto ludico. Ovvero, un'anticamera delle esercitazioni che alleggerisce la testa e cementa il senso di unione tra i compagni.

Il secondo, invece, è il recupero attivo, dallo stretching alla crioterapia, pratiche delle quali, per esempio, Zlatan Ibrahimovic è un cultore assoluto. Milan, un colpo da Champions League per la difesa? Le ultime >>>

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