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Milan, Giroud è un numero 9 da Scudetto: media-gol migliore di Weah

Daniele Triolo

Olivier Giroud, attaccante del Milan, sta vivendo un momento di forma straordinario. Letale sotto porta, sulla scia dei grandi del passato

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato di Olivier Giroud, attaccante del Milan, definito come il numero 9 idoneo per puntare allo Scudetto già in questa stagione. Questo perché il centravanti nativo di Chambéry, classe 1986, sa spingere in porta i palloni giusti al momento giusto. Una qualità che può contribuire a far vincere il titolo.

Esattamente come ha fatto chi ha indossato quell'iconico numero in oltre 120 anni di storia rossonera. Dal 'Pompierone' Gunnar Nordahl al 'Cigno di Utrecht' Marco van Basten la lista è lunga ed arriva fino a Filippo Inzaghi, ultimo numero 9 rossonero a cucirsi un tricolore sul petto, nel 2011.

A quei tempi, in casa rossonera, il bomber era (già) Zlatan Ibrahimović e Inzaghi, complice un intervento al ginocchio, era costretto a guardare. Segnando un gol ogni tanto. Il presente del Milan, invece, si chiama Giroud: il francese ha già realizzato 7 gol in 16 partite di Serie A, che salgono a 10 includendo anche quelli in Coppa Italia.

Proprio come Ibrahimović, seppur con caratteristiche diverse, è leader sia nel modo di guidare l'attacco sia nel linguaggio usato per comunicare con i compagni. Partito da vice Ibra, nei mesi Giroud si è preso la scena ed ora se la gode. Ha ribaltato l'Inter nel derby con una doppietta ed infiamma 'San Siro' ogni volta che arriva nei pressi della porta avversaria.

Se il Diavolo, dunque, può sognare lo Scudetto è anche grazie al suo numero 9. Che, non va dimenticato, ha vinto la Coppa del Mondo con la Francia nel 2018, la Champions League con il Chelsea nel 2021 e cancellato la maledizione della maglia numero 9 che, al Milan, sembrava aleggiare proprio sin da quando Inzaghi si è ritirato.

Da quando esiste la numerazione fissa sulle maglie delle squadre di Serie A, ovvero dalla stagione 1995-1996, soltanto SuperPippo ha fatto meglio del francese alla sua prima stagione in rossonero indossando il numero 9. Nella stagione 2001-2002, Inzaghi segnò 10 reti in 20 gare di campionato, con una media di 0,5 gol per partita. Giroud viaggia ad una media di 0,43.

Appena dietro a Inzaghi e davanti a George Weah, che proprio nel 1995-1996 aveva la media di 0,42. Il dettaglio, da non trascurare, è che Inzaghi e Weah erano titolari fissi in quei Milan di Fabio Capello e Carlo Ancelotti. Giroud, invece, no. E proprio rapportando il rendimento in base ai minuti giocati, ha evidenziato la 'rosea', l'ex Chelsea si sta dimostrando migliore di tutti.

Una rete ogni 137' per Giroud, davanti a Inzaghi (una ogni 171') e Weah (una ogni 204'). Soltanto Gonzalo Higuaín, in epoca recente, con 6 gol in 15 partite, si è avvicinato alla media del francese, ma quello del 'Pipita' in rossonero fu un fuoco di paglia e durò qualche mese. Giroud, a Milano, si trova bene: vuole rimanerci e, possibilmente, vincere qualcosa anche grazie ai suoi gol.

Cosa manca, però, a Giroud per essere il top? Il gol in trasferta. Olivier, infatti, ha sempre segnato a 'San Siro', compreso il derby in casa dell'Inter. Stasera, in occasione di Salernitana-Milan, proverà a lasciare il suo marchio anche fuori casa. Weah si sbloccò alla prima trasferta, in casa del Padova, mentre Inzaghi al secondo tentativo, in casa dell'Udinese. Milan, trovato il nome giusto per l'attacco: le ultime news di mercato >>>

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