Lui stesso, però, accettando un contratto a termine (fino al 30 giugno 2026, ma con opzione di risoluzione al 30 giugno 2025 in favore del club) si è posto in una posizione quanto meno precaria. Sapeva che, senza risultati, sarebbe stato difficile restare. In più, bisogna aggiungere come abbia avuto diverse 'turbolenze', a Milanello, con alcuni giocatori poi ceduti (Davide Calabria, Ismaël Bennacer, Álvaro Morata).
Non entrando in Champions League per la prossima stagione rappresenta, per il Milan, un enorme danno economico e d'immagine. Pertanto, ha ipotizzato, 'Tuttosport', questo potrebbe già bastare alla dirigenza per cambiare di nuovo conduzione tecnica della squadra e così probabilmente sarà.
L'ultimo a vincere due trofei in una stagione fu Ancelotti
—Attenzione, però, perché Conceicao vuole provare a meritarsi la conferma portando in dote al Milan il secondo trofeo stagionale, in questo caso la Coppa Italia dopo la Supercoppa Italiana: un evento che, in casa rossonera, non si verifica dalla stagione 2007-2008, quando in panchina c'era un certo Carlo Ancelotti. Quel Diavolo vinse Supercoppa Europea e Mondiale per Club.
Il Milan, oltre a godere per la vittoria di un trofeo che manca dal 2003 e che spedirebbe quanto meno il Diavolo a disputare la prossima edizione dell'Europa League, si ritroverebbe però così al contempo in una posizione tutt'altro che comoda. In un’annata così deludente, perché mandare via un allenatore che in cinque mesi ha vinto due coppe? La risposta la avremo nel prossimo, importante mese di gare. LEGGI ANCHE: Calciomercato, il Milan soffia un calciatore ad una diretta concorrente >>>
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