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Yunus Musah (centrocampista AC Milan), qui durante Milan-Como 2-1 (Serie A 2024-2025) | News (Getty Images)
Il giornalista Tony Damascelli ha stilato un lungo ed interessante editoriale sulle colonne del quotidiano 'Il Giornale', soffermandosi in modo particolare sulla sfida tra Milan e Como, terminata 2-1. Ecco, dunque, le sue parole.
Su Milan-Como: "In fondo aveva ragione Esopo, la cicala e la formica resistono al logorio del calcio moderno. Il Como ha cantato pensando di potercela comunque fare contro un avversario modesto e operaio. Poi, come accade da sempre in questo sport, un paio di situazioni hanno confermato la fiaba e mandato in minoranza i docenti del tiki taka. Fabregas è fra questi, ottimo allenatore con un organico di giovani narcisi. Ma alla fine cicala raggiunto anche dall'Hellas che è andato a vincere a Udine. Contumelie varie del tifo rossonero nei confronti della proprietà, la storia del nuovo Milan purtroppo è questa. Un post scriptum riguarda il Var che ha annullato un gol del Como per un off side microscopico. Chissà se anche i padroni del Como chiederanno di rivedere le regole come è accaduto con i colleghi dell'Atletico di Madrid".
Sull'espulsione di Dele Alli: "I sogni non finiscono all'alba ma dopo nove minuti. Bamidele Jermaine Alli, per il football Dele Alli, ha atteso due anni prima di tornare in campo. Il Como gli ha offerto il posto in serie A, la Premier League lo aveva abbandonato, Tottenham, Everton, un breve viaggio in Turchia, tutto sembrava finito per un talento fresco e vero, segnato dall'infanzia aspra. Abbandonato quando era ancora in culla dal padre, cresciuto da una madre alcolizzata, abusato sessualmente all'età di anni sei da un'amica di famiglia e poi la droga e ancora cronaca buia".
"Prima di trovare il football, però cancellando dalla maglia il cognome del padre traditore, nonostante un pentimento successivo. Cesc Fabregas lo conosceva bene, lo ha voluto al Como, vuole recuperare un uomo e un calciatore. L'arbitro, avvertito dagli impiegati del Var, lo ha punito per un colpo allo stinco di Loftus-Cheek che fu suo compagno in nazionale. Alli, stupito, si è guardato intorno per capire in che razza di storia fosse capitato, a quel punto Walker, un altro inglese suo sodale ma ieri suo avversario, ha provato a convincere l'arbitro, l'espulsione era eccessiva, in fondo si era trattato di un colpo di gioco: negativo, Brexit totale, un turno di squalifica, Dele Alli non dovrà aspettare altri due anni". LEGGI ANCHE: Milan, arriva Mendy? Nuova vita per Ibrahimovic. Leao, che attacco! >>>
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