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Milan, Closing incerto: un dubbio e un nuovo scenario

Silvio Berlusconi e Han Li a Villa Certosa

Sembra tutto fatto: parti concordi, data fissata, quadra trovata. E invece la cessione del Milan torna ad essere incerta. Lo ha fatto capire Berlusconi e anche Galliani.

Redazione

«Questo gruppo ci appare molto serio. Gli acquirenti ci hanno dato assicurazione dell’esistenza di questi capitali, ma stanno anche loro attendendo le autorizzazioni. Se non arrivassero in tempo, io credo che potremmo spostare il closing di un tempo limitato. Un mese, un mese e mezzo, non di più». Così Silvio Berlusconi ieri a SkyTg24.

Parole che hanno lasciato qualche perplessità, tant'è che oggi la Gazzetta dello Sport scrive: 'Il closing oggi è un’ipotesi, non una certezza'. In particolare restano un dubbio e un nuovo scenario. Il dubbio: davvero il problema riguarda solo le autorizzazioni e non il reperimento dei 420 milioni? La seconda ipotesi è quantomeno possibile. Lo scenario: tutto slitterebbe a gennaio inoltrato, oltre la data di fine 2016 sempre citata nei comunicati. È un ennesimo rinvio e forse per questo qualcuno ha cominciato a ipotizzare uno slittamento maggiore, di addirittura tre mesi.

Ma in concreto cosa cambierebbe? Tanto, tutto, o forse niente. La proroga però potrebbe provocare sia il pagamento di una nuova somma da parte della cordata (altri 100 milioni, da aggiungersi ai 100 milioni di acconto?) sia nuove condizioni poste da Berlusconi a Li Yonghong, scrive oggi la Gazzetta. Una presidenza onoraria con ampi poteri? Possibile. La conferma di Adriano Galliani? Anche. Difficile dire adesso cosa nascondano le parole di Berlusconi. Ma una cosa è certa: è tornata grande incertezza.

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