CHAMPIONS LEAGUE

Sacchi: “Milan senza sicurezza né equilibrio”. Poi però difende Pioli così

Daniele Triolo Redattore 

Arrigo Sacchi ha commentato lo sfacelo di Milan-Borussia Dortmund 1-3 di ieri sera in Champions League. Il suo intervento alla Gazzetta

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, ha scritto su 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola della sconfitta interna, 1-3, dei rossoneri di Stefano Pioli contro il Borussia Dortmund. Un k.o. che ha pregiudicato molto le chance del Diavolo di accedere agli ottavi di finale del torneo.

Milan-BVB 1-3, Sacchi ha analizzato il momento del Diavolo

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"La prima cosa che mi viene da scrivere, e lo scrivo con molto dispiacere, è che il Milan ha dimostrato di non essere ancora una squadra - ha esordito Sacchi sulla débâcle contro il BVB -. E se non sei una squadra, se non sei un collettivo, se giochi individualmente, se non hai le corrette distanze tra i reparti e se non fai pressing, in Europa vai in difficoltà".

"Questo ha detto la sfida di 'San Siro' contro il Borussia Dortmund - ha proseguito Sacchi sulla partita del Milan -. Adesso la strada verso la qualificazione per i rossoneri è una salita quasi impossibile, una specie di Mortirolo da scalare. Mi auguro che riescano nell’impresa, anche se poi si devono incastrare altri risultati. Ma la realtà è che questo Milan non dà tranquillità, non trasmette sicurezza, non ha il necessario equilibrio".

Sacchi ha poi proseguito nella sua disamina di Milan-BVB. "È vero che il rigore sbagliato da Olivier Giroud ha forse condizionato la prestazione, ma è altrettanto vero che i ragazzi di Pioli sono riusciti a rimettere in piedi la gara. Bello il gol di Samuel Chukwueze, azione apprezzabile, coraggiosa, alla quale però non ne sono seguite altre. E qui sta il problema".


"Troppi alti e bassi nel corso della medesima partita e troppe disattenzioni, soprattutto nel reparto difensivo - ancora il 'Profeta di Fusignano' -. Guardate il gol dell'1-2 dei tedeschi: i rossoneri sono posizionati male, uno va a raddoppiare, non prende il pallone e lascia libero l’avversario sull’esterno. Questi errori, a livello internazionale, si pagano: è inevitabile".

"Così come è inevitabile pensare che questa squadra sia stata costruita quest’estate inserendo tanti volti nuovi, soprattutto stranieri, e serve parecchio tempo per dare un’identità chiara a tutto il gruppo - ha incalzato Sacchi promulgando la sua teoria -. Altro dettaglio da non trascurare: il Milan è arrivato a questa sfida con gli uomini contati. Pioli aveva poche possibilità di ridisegnare la formazione con le sostituzioni. E, come se non bastasse, si è fatto male pure Malick Thiaw: la questione degli infortuni a catena sta pesando non poco nella costruzione del collettivo e bisogna trovare al più presto un rimedio".

"Non si può dire che sia mancato l’impegno. Tutt’altro - ha sottolineato Sacchi su Milan-Borussia Dortmund -. Chi è sceso in campo ha dato tutto ciò che aveva. Il guaio è che questo “tutto” non è stato sufficiente a superare l’ostacolo e questa sconfitta rischia di pregiudicare il prossimo periodo. In queste condizioni la tenuta psicologica della squadra è fondamentale ed è soprattutto su questo aspetto che Pioli lavorerà affinché i suoi uomini non cadano in depressione".

"Necessario aspettare, ragionare, riflettere e insistere sulle idee"

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"Contro i tedeschi ho visto bene Chukwueze - ha rimarcato Sacchi -. Ottimi spunti, buona velocità, ma è il collettivo in generale che non ha funzionato come avrebbe dovuto. A volte il Milan è troppo lungo, decisamente poco compatto e in questo modo viene a mancare la fondamentale collaborazione tra i reparti. Il processo di crescita è ancora in corso, questo è piuttosto evidente ed è anche normale che sia così considerando quanti giocatori sono stati acquistati in estate".

Chiosa con una difesa, un po' a sorpresa, forse, dell'operato di mister Pioli. "Se per fare un bambino ci vogliono nove mesi, vogliamo dare il giusto tempo a un allenatore per dare corpo al suo progetto?  - il paragone di Sacchi -. So che la pazienza è una qualità sconosciuta ai tifosi, so che tutti vorrebbero il massimo fin dall’inizio della stagione. Ma in questo caso è necessario aspettare, ragionare, riflettere e insistere sulle idee che si sono proposte ai giocatori. La fretta, nel calcio come nella vita, non è mai una buona consigliera". LEGGI ANCHE: Milan, Pioli a rischio esonero? I nomi dei possibili sostituti >>>


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