Come spesso gli è capitato negli ultimi tempi, Matias Fernandez, in occasione del match contro la Juventus si è accomodato in panchina a guardare i compagni giocare. Chissà se ha preso parte allo sfogo negli spogliatoi. A giudicare dallo sfogo sano e positivo di ieri, si potrebbe dire di no. A differenza degli spogliatoi dello Stadium, a San Siro non ci sono frasi che danno la carica o che fanno venire rabbia agli avversari. Il match di Torino era superato probabilmente per i giocatori, ma non per i tifosi che per tutto il match hanno intonato cori contro i bianconeri. In campo, però, Mati Fernandez ha saputo essere concentrato, scrive La Gazzetta dello Sport, nonostante fosse chiamato in causa solo per la seconda volta, e ha rilanciato il Milan nella corsa all'Europa League. Il cileno ha realizzato il gol decisivo, un gol da tre punti d'oro.
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Mati Fernandez, da ultimo della fila a uomo decisivo
Mati Fernandez, finora, aveva giocato solo una volta da titolare. Montella, che ha particolare stima di lui, lo ha gettato nella mischia al momento giusto.
Arrivato al Milan fortemente desiderato da Vincenzo Montella, Mati Fernandez è subito stato oggetto di discussione, visto che il club di via Aldo Rossi ha dovuto litigare con il Cagliari per tesserarlo. I tifosi, manco a dirlo, lo avevano già etichettato come bidone. Nonostante la fiducia del tecnico aveva giocato molto poco: sei presenze. Solo una volta da titolare, a Empoli. Tanti gli infortuni che lo hanno rallentato. Prima del match di ieri era l'ultimo in rosa per minuti giocati. Il gol di ieri, forse, lo rilancia e lo ripaga per l'attesa. I tifosi, però, non ci fanno tanto caso, concentrati più che altro sul closing. Mati a fine match ringrazia Dio e Montella, che ha creduto in lui. Si dice poi contento della vittoria e speranzoso per l'ingresso in Europa del Milan.
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