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Lazio-Milan, Biglia vs Leiva: sfida tra il passato e il presente biancoceleste

Lucas Biglia Milan
Domenica allo stadio Olimpico ci sarà la sfida tra Lazio e Milan: interessante sarà il confronto tra Leiva e Biglia, passato e presente dei biancocelesti

Salvatore Cantone

Come viene sottolineato da Tuttosport quest'oggi in edicola, domenica allo Stadio Olimpico, nella sfida tra Lazio e Milan, ci sarà il confronto tra Lucas Leiva e Lucas Biglia, passato e presente dei biancocelesti. Nonostante siano arrivati da poco, i due giocatori sono già al centro del progetto di Simone Inzaghi e Vincenzo Montella, e il match di domenica sarà molto importante per capire le ambizioni delle due squadre.

LEIVA - Il centrocampista brasiliano è arrivato a Formello dopo essere accostato per diversi anni a squadre italiane e dopo essere stato per 10 anni al Liverpool: la società sa benissimo che Leiva non è un vero e proprio regista e che in teoria il ruolo di titolare può  anche spettare al giovanissimo Murgia, ma Simone Inzaghi non si è fidato, volendo in rosa un calciatore esperto, che possa giocare in più di una posizione e che possa far crescere l'eroe della Supercoppa con tranquillità.

BIGLIA - Il centrocampista de Milan è consapevole del fatto che domenica vivrà un pomeriggio "complicato": l'argentino, ex capitano della Lazio, non si è lasciato nel miglior dei modi con la tifoseria, che certamente non gli riserverà un trattamento dei più semplici. Al di là comunque dell'ambiente, l'ex Anderlecht dovrà pensare soprattutto a essere protagonista in campo e a convincere Vincenzo Montella, anche perchè il ruolo di regista davanti alla difesa è insidiato da Manuel Locatelli e Riccardo Montolivo, che hanno iniziato nel migliore dei modi la stagione. Certo, Lucas è stato acquistato per fare il titolare, tuttavia, cosi come è successo con Cutrone, il tecnico campano non guarda in faccia a nessuno, ed è per questo motivo per cui l'ex biancoceleste dovrà subito sfoderare un'ottima prestazione. Biglia ritornerà quest'oggi a Milanello, e avrà tre giorni di tempo per smaltire il fuso orario e per permettere all'allenatore di capire le sue condizioni fisiche, per poi finalmente decidere se il giocatore sfiderà il suo passato, in un match che si preannuncia infuocato.

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