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Il Fatto Quotidiano – Nuovo stadio, la grande scusa di Milan e Inter

I due progetti di Popolous e Manica per il nuovo Meazza in zona San Siro

"Il Fatto Quotidiano", in edicola questa mattina, ha pubblicato una grande inchiesta sul nuovo stadio che Milan e Inter vorrebbero costruire

Salvatore Cantone

ULTIME NEWS MILAN - Il Fatto Quotidiano, in edicola questa mattina, ha pubblicato una grande inchiesta sul nuovo stadio, che Milan e Inter vorrebbero costruire nella zona di San Siro, abbattendo successivamente il Giuseppe Meazza.

Secondo il giornale, il nuovo impianto ha poco a che fare con il calcio e molto invece con grattacieli, alberghi ecc per un investimento complessivo da 1, 2 miliardi di euro. L'accusa è che un'aria di circa 250 metri quadrati, destinata ad attività sportive, si trasformerà sostanzialmente in un'area edificabile. Insomma, costruire un nuovo stadio sarebbe semplicemente una scusa per edificare un nuova area con negozi, ristoranti e centri commerciali. San Siro, infatti, potrebbe essere ristrutturato e amplificato grazie a un progetto chiamato 'Re-thinking San Siro', che prevede alcuni passaggi: abbattimento del terzo anello, ricostruire il primo, installare una nuova copertura e togliere le sette torri laterali.

Il Fatto, inoltre, mette in discussione le cifre dell'intera operazione. Milan e Inter hanno dichiarato che per ristrutturare San Siro servirebbero 500 milioni a cui si sommano altri 115 di mancati introiti perchè non sarebbe possibile giocare nell'impianto per cinque anni, mentre il nuovo stadio costerebbe 650 milioni. Il quotidiano, però, fa l'esempio del Friuli di Udine, che ovviamente è più piccolo di San Siro, ma che è stato ristrutturato in due anni senza di fatto perdere neanche una partita. L'obiettivo principale delle proprietà di Milan e Inter non sarebbe dunque quella di avere uno stadio rinnovato, ma soprattutto quello di costruire tante cose attorno che con il calcio non c'entrano assolutamente nulla.

In più vengono riportate le parole di Davide Gentili, presidente della Commissione comunale antimafia, che è preoccupato per l'intera operazione: "Le normative antiriciclaggio impongono di sapere chi sono le persone fisiche che stanno dietro l'affare. Il Comune di Milano si è riservato di non assegnare gli spazi in Galleria alle società che non dichiarano i propri titolari effettivi. Nel caso di Milan e Inter, abbiamo oscure catene di comando che si perdono nei paradisi fiscali delle Cayman, del Delaware, del Lussemburgo".

Il Fatto Quotidiano conclude dunque la propria inchiesta tracciando dei dubbi sulle attuali proprietà di Milan e Inter, sottolineando in particolar modo i bilanci in rosso delle due società: 33 milioni per i rossoneri e 18 per i nerazzurri. "Che cosa c'è di meglio di una succulenta operazione immobiliare per rimettere in sesto i conti? - scrive il giornale -". A tutto questo in ogni caso ci starebbe pensando la Goldman Sachs, che ha preparato da diverso tempo il piano finanziario dell'operazione. Insomma, vedremo che succederà, ma la sensazione è che la strada per la costruzione del nuovo San Siro sia tutt'altro che in discesa, anche perchè gli stessi abitanti del quartiere sono contrari, in quanto lo stadio dovrebbe essere costruito a soli 60 metri dalle abitazioni. A tal proposito, ecco le parole importanti di Paolo Scaroni, presidente del Milan, continua a leggere >>>

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