Sandro Tonali, ex centrocampista del Milan oggi al Newcastle, ha patteggiato con la Procura Federale - come ormai noto - una squalifica di 10 mesi (più 8 di 'prescrizioni alternative' per contrastare la ludopatia) per aver effettuato scommesse sportive su piattaforme illegali.
CRONACA
Scommesse, la rivelazione di Tonali: “Ho fatto fatica a smettere”
Scommesse, nessun debito contratto da Tonali
—A differenza dell'altro calciatore squalificato per lo stesso motivo, lo juventino Nicolò Fagioli, Tonali - come si legge su 'Repubblica' - non ha contratto debiti e non è arrivato al punto di chiedere prestiti ai compagni o di ricevere minacce per la propria incolumità.
Mentre Fagioli, però, ha piazzato, sì, scommesse sul calcio ma non sulle squadre per cui ha militato e milita (Cremonese e Juventus), Tonali lo ha fatto con Brescia e Milan e lo ha ammesso al Procuratore Federale, Giuseppe Chinè, nel suo interrogatorio.
La confessione dell'ex Milan al Procuratore Federale
—Nessun illecito sportivo: Tonali ha sempre giocato 'a vincere' sulle proprie squadre. Però l'ha fatto. "Ho scommesso anche sulle mie squadre e ho fatto fatica a smettere": questo, secondo 'Repubblica', avrebbe detto Tonali nel suo interrogatorio. L'ex giocatore rossonero sarebbe arrivato a giocarsi 250/300mila euro. Difensore, il Milan lotta per prendere l'erede di Kjaer >>>
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