Sono come travolti dal treno della schizofrenia tifosa, scrive Libero. Gianluigi Donnarumma e Manuel Locatelli sono passati dalle stelle, con i tifosi che li osannavano, alle stalle, viste le copiose critiche che li hanno colpiti dopo aver commesso qualche semplice errore. Tutto dipende da come gira: chi ti elogia e ti difende un giorno, è anche il primo pronto a spararti se commetti un errore.
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Donnarumma e Locatelli, primi errori e pioggia di critiche
Sembra non abbiano il diritto di sbagliare, Donnarumma e Locatelli. Non appena hanno commesso un paio di errori gli sono piovute addosso critiche eccessive.
Eppure Gigio non ha ancora 18 anni e Locatelli appena tre settimane fa ne ha compiuti 19. Nonostante la tenera età, però, hanno già capito cosa significa avere appiccicata l'etichetta del predestinato. Le ottime prestazioni avute finora li avevano scaraventati già sull'Olimpo. La conquista della Supercoppa Italiana da protagonisti li aveva esaltati ancora di più. In questo Milan, Donnarumma è come un Modigliani (cit. Raiola), mentre Locatelli è passato da comparsa ad attore protagonista in poco più di tre mesi. Complice è stato l'infortunio di Riccardo Montolivo, uno che con le critiche social ci ha avuto a che fare a lungo. E adesso chi preferiranno quelli che prima sparavano sul numero 18 e ora hanno virato sul Loca per una sciocca espulsione contro la Juventus? La stessa Juventus che gli aveva dato gloria a ottobre.
Donnarumma si è sentito dire, dopo gli errori contro il Napoli e quello del 2-0 bianconero in Coppa Italia, di essere traviato da Mino Raiola e di essersi montato la testa, distratto dal rinnovo di contratto. Eppure Donnarumma ha ancora una volta tenuto a galla il Milan. Eppure Donnarumma è lo stesso che all'esordio sbaglia sulla punizione di Domenico Berardi, lo stesso che qualche partita dopo contro il Chievo regala quasi il pareggio agli avversari, annullato per una presunta carica su di lui. Eppure in quelle occasioni si glissava. Si dovrebbe fare lo stesso adesso, vista la giovane età e il rendimento comunque altissimo. Solo lui potrà migliorarsi, con l'allenamento. Il tifoso, troppo spesso, ha la memoria corta.
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