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Il 'casting' per il direttore sportivo potrebbe portare a un nulla di fatto: il Milan potrebbe restare così com'è | AC Milan News (Getty Images)
'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, parlando della ricerca - in casa Milan - di un direttore sportivo che vada ad integrarsi nel gruppo di lavoro già operativo all'interno del club di Via Aldo Rossi, ha spiegato come, tra Igli Tare, Tony D'Amico, Giovanni Manna e Giovanni Sartori, alla fine, possa anche non arrivare nessuno.
La nuova ipotesi che prende forza, all'interno del Milan, infatti, è che l'organigramma societario resti immutato. Per il Milan, infatti, la struttura dirigenziale regge anche così, a patto che siano definiti precisamente ruoli e competenze. Facendo, insomma, chiarezza interna e con gerarchie perfettamente stabilite e riconosciute.
L'idea, quindi, sarebbe questa: al vertice, l'amministratore delegato Giorgio Furlani, con l'operatività sul mercato affidata a Geoffrey Moncada (la 'rosea' ha ricordato come vadano ascritti a lui i meriti dell'arrivo in rossonero di Christian Pulisic e Tijjani Reijnders) e con Zlatan Ibrahimović nel ruolo di super consulente della proprietà RedBird e di Gerry Cardinale.
Le scelte definitive, ad ogni modo, sono rinviate al termine della stagione. Sicuramente dopo Milan-Bologna, la finale della Coppa Italia 2024-2025 in programma allo stadio 'Olimpico' di Roma il prossimo mercoledì 14 maggio alle ore 21:00. Non prima. E a quel punto vedremo se il 'casting' di Furlani per il DS avrà portato a qualcuno oppure al mantenimento dello 'status quo'. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, arriva un forte attaccante a costo zero? La novità >>>
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