- Calciomercato
- News economiche Milan
- Redazione
Simone Inzaghi (allenatore Inter) qui durante il derby Inter-Milan 0-3 (Coppa Italia 2024-2025) | AC Milan News (Getty Images)
Mercoledì sera, a 'San Siro', verso la fine del derby Inter-Milan 0-3, semifinale di ritorno della Coppa Italia 2024-2025, l'allenatore dei nerazzurri, Simone Inzaghi, si è reso protagonista di una sceneggiata fuori luogo nei confronti del quarto uomo della partita, Gianluca Aureliano e degli assistenti dell'arbitro del match, Daniele Doveri.
Rivolgendosi ad Aureliano, infatti, Inzaghi - in maniera dura e agitata - ha esclamato, furioso: "Non voglio il recupero! Non mi prendete per il c**o!" E poi ancora: "Non lo voglio! Non lo voglio!". Doveri lo ha accontentato, fischiando la fine della gara e decretando la qualificazione del Milan di Sérgio Conceição alla finale della coppa nazionale esattamente al 90'.
Secondo il 'Corriere della Sera' oggi in edicola, però, l'episodio non è stato gradito (eufemismo) dai vertici arbitrali. L'interpretazione delle regole, infatti, è chiarissima: il recupero o, per meglio dire, l'extra-time di una partita è obbligato, indipendentemente dal risultato. Inzaghi e Conceição avevano fatto dieci sostituzioni complessive, quindi almeno 2-3 minuti in più di gioco andavano accordati.
Ma non è tutto. I vertici arbitrali, considerando 'magistrale' la direzione di gara di Doveri, hanno individuato questo come unico suo errore, con Aureliano giudicato corresponsabile. C'è un dettaglio in più, in questo retroscena. Sempre secondo i vertici arbitrali, l'allenatore dell'Inter, Inzaghi andava espulso per essersi rivolto in maniera così scomposta vero il quarto uomo. È andato oltre, nel giudizio dei responsabili della CAN, che da tempo hanno imposto un giro di vite sotto l'aspetto comportamentale. LEGGI ANCHE: Milan, Conceicao punta la conferma: se vince la Coppa Italia può restare! >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA