CorSera – Piatek, il castigo è finito: il Milan si affida al Pistolero

ULTIME MILAN - C'era una volta, anzi due, la fatal Verona. Lì dove il prima il Milan di Rocco nel 1973 e poi quello di Sacchi nel 1990 ci lasciarono rispettivamente in ordine di tempo penne e Scudetto. Un campo che per i rossoneri nel corso della loro storia ha sempre significato fatica, tanto che il Milan negli ultimi 20 anni ha vinto solo due volte: con Ancelotti e con Inzaghi(2014, ultima volta).

L'ultimo precedente del 2017 parla chiaro. Rino Gattuso era appena subentrato a Vincenzo Montella e contro i gialloblù venne sconfitto con un rotondo 3-0. Questa sera sarà di scena il Milan di MarcoGiampaolo, apparso fiducioso e sorridente ieri in conferenza stampa. Voglioso di continuare il proprio lavoro, consapevole che ce ne sarà ancora tanto da fare per arrivare ad avere la squadra come lui l'ha pensata e la pensa tuttora.

Sì, perché per Giampaolo nulla è cambiato rispetto a inizio luglio. A livello tattico, come ha detto ieri in conferenza, ha solamente spostato Suso sulla sua mattonella, accentrando e arretrando di qualche metro Castillejo. Ma la filosofia di gioco e i meccanismi sui quali lavora il tecnico di Giulianova sono gli stessi di due mesi fa.

E poi c'è Piatek. Il Pistolero, dopo la panchina contro il Brescia, che - come scrive il CorSera questa mattina - è sembrata più un castigo che una decisione tattica, tornerà dal 1' dopo aver riposato nel secondo match contro l'Austria con la propria nazionale. Al polacco vengono affidate le chiavi del gol: a Suso e probabilmente Paquetà il compito di metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio. Negli avversari attenzione a Stepinski, connazionale di Piatek>>>

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