CESSIONE MILAN

Cessione Milan da Elliott a RedBird: tutte le sanzioni che rischiano i rossoneri

Daniele Triolo Redattore 
La Procura di Milano indaga sulla cessione del Milan da Elliott a RedBird: il rischio è anche quello di sanzioni sportive per i rossoneri

La Procura di Milano ha aperto un'indagine sulla cessione del Milan da Elliott a RedBird, avvenuta nell'agosto 2022. Iscritti nel registro degli indagati Ivan Gazidis e Giorgio Furlani, rispettivamente ex amministratore delegato ed attuale CEO del club rossonero.

Per gli inquirenti, c'è il fondato sospetto che il Milan sia ancora sotto controllo di Elliott anziché di RedBird. E i due dirigenti, sempre secondo l'accusa, avrebbero omesso la cosa nelle comunicazioni ufficiali alla F.I.G.C.. Ma cosa rischia il Milan - dal punto di vista sportivo - in questa vicenda?

Cessione Milan da Elliott a RedBird, ecco cosa rischia il club rossonero

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'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha fatto il punto sulla questione. Ricordando come la Procura Federale aprirà un fascicolo sul caso e chiederà subito di ottenere gli atti dalla Procura di Milano, per poi stabilire se ci siano gli estremi per procedere. Vediamo dunque le possibili contestazioni e le conseguenti sanzioni che i rossoneri rischiano in Italia, ma anche in Europa dalla UEFA.

L'eventuale alterazione di informazioni sulla proprietà da parte del club comporterebbe la violazione dell’articolo 32 comma 5 del Codice di Giustizia Sportiva che punisce «la società che non adempie agli obblighi di comunicazione e di deposito nei termini fissati dalle disposizioni federali in materia di controllo delle società professionistiche o di ammissione ai campionati professionistici o di rilascio delle licenze F.I.G.C.».


Le possibili sanzioni vanno dall’ammenda ai punti di penalizzazione in classifica. A questo potrebbe essere affiancato o contestato in alternativa l’articolo 31 comma 1 sulle violazioni in materia gestionale ed economica: «Costituisce illecito amministrativo la mancata produzione, l’alterazione o la falsificazione materiale o ideologica, anche parziale, dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva, dalla Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche (Covisoc) e dagli altri organi di controllo della Federazione nonché dagli organismi competenti in relazione al rilascio delle licenze UEFA e F.I.G.C., ovvero il fornire informazioni mendaci, reticenti o parziali». Anche qui le sanzioni vanno dalla multa alla penalizzazione.

In Italia, possibile un'ammenda ma anche punti di penalizzazione in classifica

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Per la 'rosea', il procuratore capo Giuseppe Chinè potrebbe anche contestare l’articolo 4, quello che obbliga anche società e dirigenti a osservare «i principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva», mentre il Milan, in base all’articolo 6, può essere accusato per responsabilità diretta, visto che parliamo di due amministratori delegati: gli effetti sulle sanzioni, in questo caso, potrebbero essere dunque i più pesanti.

Direttamente collegato all’eventuale illecito in questione è anche l’articolo 20 bis delle Noif, che regola le «Acquisizioni e cessioni di partecipazioni societarie in ambito professionistico». Qui emerge anche il ruolo di controllo della Co.A.P.S. - Commissione Acquisizione Partecipazioni Societarie, organo senza valore pubblicistico (al contrario della Covisoc) deputato a verificare i requisiti dei nuovi acquirenti.

Le sanzioni per un’alterazione di questo tipo di documentazione si rifanno espressamente al già citato articolo 32 del Codice di giustizia sportiva: i commi dal bis all’octies in base a come si declina la violazione definiscono il numero di punti di penalizzazione da assegnare che tra l’altro possono essere anche cumulabili. Insomma, secondo il quotidiano sportivo nazionale, la sintesi di questo lungo elenco di articoli e norme è semplice. Ovvero, che il rischio penalizzazione è molto alto. Anche se, in questa fase, è giusto essere prudenti.

In Europa, sanzione improbabile. A meno che ...

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E in Europa? Se, come sostengono i PM, dietro al Milan dopo il 2022 è rimasto Elliott, che ha pure "un'influenza dominante sul Lille", si potrebbe configurare la violazione dell’articolo 5 del regolamento UEFA, quello su «integrità delle competizioni e multiproprietà». Ma il fatto che nella passata stagione i francesi non si siano qualificati alle competizioni UEFA, mentre quest’anno i rossoneri abbiano fatto Champions e Europa League e il Lilla la Conference League - escludendo quindi qualsiasi possibilità di incontrarsi o condizionarsi - riduce a quasi zero il rischio sanzione.

Il problema vero, ha chiosato 'La Gazzetta dello Sport', è un altro. Potrebbe sorgere nel caso in cui la Giustizia Sportiva italiana certificasse l'alterazione della documentazione fornita alla F.I.G.C.. La UEFA, attenta alla trasparenza, non ne sarebbe contenta. L'articolo 4 del suo regolamento tratta, infatti, «Procedure e criteri di ammissione». Se qualcosa in queste procedure fosse arrivato in modo anche parzialmente falsato o distorto si potrebbe arrivare anche ad una pesantissima esclusione dalle competizione europeeLEGGI ANCHE: “Ha già visitato le strutture di questo club”: Camarda-Milan, la verità >>>


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