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CESSIONE MILAN

Cessione Milan, ecco a cosa punta davvero Elliott per il club rossonero

Daniele Triolo

Elliott è in trattativa con InvestCorp e RedBird per la cessione del Milan. Il fondo della famiglia Singer detta però precise condizioni

Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha fatto il punto sulla possibile cessione del Milan da Elliott a InvestCorp o a RedBird, i due fondi che hanno presentato due proposte concrete alla proprietà del club rossonero. Offerte confermate anche dal Presidente rossonero, Paolo Scaroni, che ha spiegato come Elliott abbia bisogno di "tempo per completare il perimetro delle offerte, capirle bene e per compararle".

Il quotidiano romano, dunque, nel suo approfondimento, ha evidenziato dei passaggi chiave nella vicenda. In un'acquisizione il prezzo è uno degli elementi dell'offerta, ma non sempre il più importante. Spesso, infatti, le proposte contengono dei dettagli sulla struttura finanziaria. Pagamento cash o l'eventuale presenza di 'prestiti-ponte' concessi da banche o investitori finanziari, ma anche comprare una società attraverso del debito da mettere a carico di questa stessa società.

Elliott, in particolare, ha fatto sapere di non essere disponibile a tale struttura. Altro elemento, ha incalzato poi il 'CorSport', è il 'timing' dei pagamenti. Non tanto come dilazione, ma in rapporto ad elementi che configurino compartecipazioni nel rischio tra compratore e venditore. È il caso, per esempio, le clausole di 'earn out', che condizionano parte del prezzo al raggiungimento, negli anni, di specifici obiettivi.

Sarebbe sbagliato, quindi, pensare, che Elliott abbia esclusivo interesse ad incassare il corrispettivo massimo dalla cessione del Milan. La gestione futura può danneggiare il venditore che può ritenere di tutelarsi. Ecco perché, in certi casi, si preferiscono offerte di valore inferiore se quella più alta contiene condizioni rischiose. Motivo per cui, magari, la proposta di RedBird, potrebbe soddisfare Elliott più di quella di InvestCorp.

Il 'Corriere dello Sport' ha anche spiegato che, sul presunto ultimatum lanciato da Elliott a InvestCorp, occorre ricordare come l'aut-aut a mezzo stampa è lontano dalla dialettica tra due controparti finanziarie di alto profilo. E che l'hedge fund della famiglia Singer tentenni o rilanci per via del prezzo dell'operazione Chelsea appare inverosimile. Un po' perché la cessione dei 'Blues' era in pista da due mesi, un po' perché le esitazioni da una parte sono in genere interrotte da una proposta vincolante a breve scadenza.

È importante capire una cosa. Chi prenderà il Milan, che sia InvestCorp o RedBird, acquisterà da Elliott anche la gestione virtuosa che il fondo statunitense ha condotto in questi quattro anni. Quello che farà la differenza sarà la capacità di incrementare i ricavi e/o di competere ottimizzando le risorse. Il Milan valuta un ritorno a sorpresa! Le ultime news di mercato >>>

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