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RASSEGNA STAMPA

Cessione Milan – Cardinale può far fare il salto di qualità al calcio italiano

Milan Redbird tutti i dettagli sul fondo e le ultime AC Milan nel video (GettyImages)

La cessione del Milan è a un passo, scopriamo chi è Cardinale, italo-americano a capo di RedBird, fondo statunitense, che può dare la scossa.

Stefano Bressi

La cessione del Milan è ormai vicinissima ed Elliott sembra abbia trovato un accordo con RedBird, fondo di Gerry Cardinale, con cui c'è grande sintonia. D'altronde, l'ufficio di Paul Singer nel grattacielo di vetro e acciaio sulla 57^ di Upper West Side dista solo seicento metri da quello di Cardinale, che lavora al 16° piano del palazzo di Madison Avenue, ovvero dieci minuti a piedi. Curiosità riportata dal CorSport: a sessanta metri c'è una vetrina in cui sono esposte le divise delle venti squadre del campionato italiano con riproduzioni di trofei e le maglie originali autografate da Lautaro Martinez, argentino classe 1997 dell'Inter, e Dusan Vlahovic, serbo classe 2000 della Juventus dove si è appena trasferito. Martedì al Metropolitan Museum, venti minuti a piedi, ci sarà il Gala della Serie A, a cui parteciperanno dirigenti, sportivi e amministratori delegati.

Se effettivamente Cardinale, come sembra, diventerà il nuovo proprietario del Milan, non dovrà fare neanche tanta strada per entrare subito nel clima del calcio italiano. Questa settimana potrebbe passare alla storia del Milan: in campo ci si gioca lo Scudetto, mentre fuori il futuro societario. Il fondatore di RedBird, fondo da oltre 4 miliardi di dollari, ha superato Investcorp nella trattativa, ottenendo da Elliott maggiore gradimento. Singer, spinto anche da Ivan Gazidis, ha aperto a Cardinale e ora la trattativa è vicina alla chiusura. Accordo per 1,3 miliardi di dollari. La chiusura dovrebbe arrivare a fine stagione, ovvero tra fine maggio e inizio giugno. Nessuno smentisce l'esistenza della trattativa, ma dagli Stati Uniti parlano di notizie imprecise e di Investcorp ancora in gioco. In ogni caso per RedBird non sarebbe un debutto nel calcio: è proprietario del Tolosa e nel gruppo che gestisce il Liverpool ha delle quote di minoranza.

Gli investitori americani iniziano così a dominare il calcio europeo come mai era riuscito ai giocatori statunitensi. Ora che anche il Chelsea è vicino a Todd Boehly, la maggioranza delle società di Premier League sarà di proprietà nordamericana. Noi seguiamo a ruota, con otto proprietà contando anche Joey Saputo, canadese. L'arrivo di Cardinale non sposta i numeri, perché il Milan era già statunitense, ma può dare un'impronta maggiore all'americanizzazione del sistema. Da un lato potrebbe essere un rischio, con più intrattenimento e meno sport, ma dall'altro può far fare un salto di qualità alla classe dirigente, andando oltre le relazioni feudali che paralizzano la crescita a livello mondiale. Il mercato statunitense è molto appetibile, come confermano le varie iniziative, ma servono idee nuove. Cardinale è molto in sintonia anche con Dan Friedkin, con cui potrebbe dare una scossa al sistema. Potrebbe portare l'esperienza accumulata in anni di gestione delle leghe sportive più organizzate dal mondo: dalla NBA all'NFL, dal golf al cinema, terreno su cui proprio con Friedkin si è incontrato diventando azionista di Skydance media, lo Studio dietro la pellicola sudcoreana "Parasite", che un Oscar l'ha anche vinto. Cardinale ha anche legami con LeBron James, ha acquisito il 40% di Waserman, agenzia di sport e musica, ed è nei 500 personaggi più influenti d'America insieme a Friedkin secondo quanto ha riportato Veriety nella propria classifica. Nell'elenco figurano anche Jeff Bezos e Mark Zuckerberg, fondatori di siti popolarissimi. L'obiettivo della Serie A è alzare i ricavi dai diritti televisivi in America, ma per farlo bisognerà alzare il livello e Cardinale col Milan può aiutare a farlo. Intanto il Milan prepara un doppio colpo dal PSG >>>

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