Pianeta Milan
I migliori video scelti dal nostro canale

news milan

Calciomercato, le pagelle del Milan e le altre big a due settimane dal gong

Mario Sconcerti (credits: GETTY Images)

Mancano due settimane alla fine del calciomercato, di cui il Milan è stato e dovrà essere ancora protagonista. Ecco le pagelle delle big.

Stefano Bressi

Mancano due settimane alla fine del calciomercato e il Corriere della Sera ha voluto stilare alcune pagelle di Ferragosto al Milan e a tutte le altre big. In apertura, subito una precisazione: il voto è alla gestione del mercato e non, ovviamente, ai colpi messi a segno o alla forza della squadra. Anche perché, appunto, mancano ancora due settimane e molte, per esempio il Milan, dovranno ancora intervenire. Ecco dunque le valutazioni.

Si parte dall'Inter, che nonostante le cessioni importanti merita un 7. Secondo Mario Sconcerti: "Resta un'ottima squadra. Edin Dzeko segna meno di Romelu Lukaku, ma gioca meglio a calcio. Se prende Correa ha di nuovo il migliore attacco. Lautaro avrà più avversari da superare, ma palloni migliori da calciare. È Lautaro che adesso deve crescere e può farlo, ne ha tutti i mezzi. Se arriva a 22-23 reti l'Inter è ancora da Scudetto".

Poi la Juventus, che invece merita un 4: "Era già forte lo scorso anno, ora ha Chiesa più dentro la squadra e un Ronaldo a cui necessita una grande vetrina per i nuovi contratti, con chiunque siano. Prenderà Locatelli che è ragazzo molto intelligente, ma viene da anni con De Zerbi in cui il pallone girava lento. Allegri chiede altro. La Juve migliore è forse quella con due mediani Bentancur e Locatelli, più una mezzala avanzata, che può essere Rabiot, McKennie, Kulusevski, perfino Dybala. Con questi giocatori fra le mani Allegri costruirà molto. La Juve è già adesso la Favorita, l'Inter quella che è le più vicina. Il mercato racconta di problemi nuovi per la società. Arrivabene, il nuovo uomo dei conti, viene dalla Ferrari, cioè dal territorio di John Elkann. Ed è sempre presente alle trattative in chiusura. Dopo l'ultimo aumento di capitale di solo risanamento, l'impressione è che Elkann seguirà più da vicino le vicende della squadra".

Dunque il Milan, che merita il voto più alto: 8. "È stata la prima squadra a non far gestire ai giocatori chiusure di contratto importanti. Non ha perso Donnarumma, lo ha difeso fino a un confine, poi si è alzato dal tavolo e ha comprato al volo il sostituto. Mai far diventare sentimento un giocatore, chiunque sia. L'amore è per la bandiera, non per chi la sventola. Il Milan è sulla stessa linea di Juve e Inter, ma deve andargli tutto bene. Non ha riserve per Kessie e Bennacer, ha due centravanti importanti e macchinosi, può dipendere troppo da Diaz, avrebbe bisogno di 12 gol da Leao, gli mancano i gol imprevisti. Ma ha un gioco compiuto, è stata costruita una squadra".

Solo un 5 invece per l'Atalanta: "Romero è stato un affare colossale, ma la squadra non si è ancora rinforzata. E Gasperini è al sesto anno, il suo gioco è studiato in tutta Europa, difficile giocare sulla sorpresa. Mi sembra un anno scivoloso".

Senza voto il Napoli: "Ha perso Bakayoko per fine prestito senza sostituirlo. Ha perso Demme per un brutto infortunio. Ha ripreso Ounas (ottimo) dal Crotone. È vero che non aveva bisogno di niente, la squadra è completa, un po' leggera in mezzo al campo, ma con un giovane centravanti in grande crescita. Al Napoli manca più personalità che uomini. Spalletti la sta portando. Avrei giurato che il caso Insigne fosse la manfrina di un presidente astuto nell'anno in cui non può comprare nessuno; si presenta con il rinnovo del suo miglior giocatore confondendolo per un grande acquisto. Ma sembra esserci molto di più".

Un 4 anche per la Lazio: "Caso molto curioso. Ha acquistato giocatori, li fa allenare, ma non può farli giocare perché non ancora depositabili in Lega i loro contratti. Finché non vende qualcuno di importante (Correa) non può comprare. Ma è fra questi problemi che Lotito dà il meglio di sè. Aspettiamo".

Sufficienza per la Roma: "La squadra è diversa, pressa molto di più, ha un modo forte di stare in campo e ha Zaniolo, un acquisto senza prezzo. Avrà il suo centravanti, ma non sarà facile sostituire Dzeko. È una Roma che dipende più dai vecchi che dai nuovi. La qualità viene da Mkhitaryan, Cristante, Pellegrini, Veretout. Forse non basta per un salto grande".

Un 6 anche al Torino: "Il vero acquisto è Juric, uno dei migliori tecnici in circolazione. Credo valga 8 punti con la sua sola presenza. Adesso tocca a Belotti". Per quanto riguarda Fiorentina, Bologna e Sampdoria: "Arnautovic e Gonzales gli acquisti migliori. Il resto è quasi niente". Intanto Capello fa l'analisi delle squadre di Serie A >>>

tutte le notizie di