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Buticchi jr: “Vi racconto come nacque il polverone sullo scambio Rivera-Sala”

Gianni Rivera (wikipedia free)

Marco Buticchi, figlio di Albino (presidente rossonero dal 1972 al 1975, ndr), dopo aver ricordato la 'Fatal Verona', ha svelato anche come nacque il polverone attorno al possibile scambio Rivera-Sala

Lorenzo Romagna

Intervistato da 'La Gazzetta dello Sport', dopo aver ricordato la 'Fatal Verona', Marco Buticchi, figlio del presidente (Albino, ndr) rossonero dal 1972 al 1975, ha raccontato anche come andò realmente la vicenda attorno al possibile scambio Rivera-Sala. Un cronista in federazione - sottolinea la rosea - intercettò una chiamata scherzosa tra Buticchi e il presidente del Torino. "Per vincere il campionato ho bisogno di Rivera. Me lo vendi?". Buticchi rispose: "Certo, a patto che tu mi venda Claudio Sala". Il giorno dopo titolone sulle pagine del Corriere della Sera: "Pronto lo scambio Rivera-Sala". Finimondo, milanisti in rivolta. Un gruppo di ultrà-guerriglieri, le Sar, Squadre d'azione riveriane, prese d'assedio la casa del patron rossonero. Rivera attaccò il suo presidente. "Lì in pratica finì la nostra storia al Milan, andammo alla cessione del club. Con Gianni, più avanti, si fece pace", racconta Marco Buticchi.

Si chiude, quindi, con il ricordo della morte dell'ex presidente milanista. Buticchi provò a suicidarsi due volte, senza successo. La prima volta perse, addirittura, la vista. Ma, nonostante questo, continuava ad andare a San Siro, accompagnato da un amico che gli faceva la cronaca. Nel 2003, poi, la morte per infarto: "Ogni anno mio padre, di questi tempi e con la trepidazione di un bambino, aspettava le tessere per la tribuna, che Berlusconi non gli faceva mai mancare. E' morto col Milan nel cuore".

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